(Teleborsa) - Approda all'
ENEA di Bologna il
primo archivio universale dei codici sorgente, un patrimonio informatico di
oltre 6 miliardi di file, da cui sono stati realizzati finora più di 90 milioni di software a livello mondiale, da quello che guidò il computer di bordo di Apollo 11 sulla luna fino alla computer music. L’iniziativa rientra nel progetto ‘
Software Heritage’, l’archivio universale dei codici fondato in Francia nel 2016 da INRIA, l’Istituto nazionale francese per la ricerca nel campo dell’informatica e dell’automazione, in collaborazione con l’UNESCO.
ENEA ospiterà la prima ‘replica’ (in gergo tecnico mirror) - a livello istituzionale in Europa - di questa moderna libreria di codici sorgente, un patrimonio digitale espressione dell’ingegno, dell’intelligenza e della cultura dell’umanità. Il primo compito sarà garantirne la sicurezza e la disponibilità per chiunque vorrà consultarlo. Ma non solo. Questo archivio darà la possibilità di studiare e analizzare codici e algoritmi, sviluppando nuove metodiche per ricavare informazioni e produrre nuova conoscenza; così, in analogia con quanto avviene per i Big Data, si potrà parlare di ‘Big Code’.
"Siamo orgogliosi di accogliere ENEA come primo mirror istituzionale europeo di Software Heritage e siamo impazienti di esplorare insieme le opportunità aperte da questa collaborazione", sottolinea
Roberto Di Cosmo, direttore del progetto “Software Heritage”.
"Grazie a questo immenso grande archivio, una sorta di Biblioteca di Alessandria che custodisce le fondamenta del software, ENEA contribuirà a preservare un patrimonio intangibile di grande valore, come il codice sorgente, contribuendo al complesso ecosistema che oggi rende la Regione Emilia Romagna un avamposto del super calcolo e della scienza dei dati", sottolinea
Silvio Migliori, responsabile della divisione ICT dell’ENEA.