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Sicilia e Sardegna, fronte comune sul trasporto aereo

Si chiede di riequilibrare gli svantaggi conseguenti alla condizione di insularità

Economia, Trasporti
Sicilia e Sardegna, fronte comune sul trasporto aereo
(Teleborsa) - Le due grandi isole si coalizzano per fare fronte comune e richiedere una continuità territoriale che permetta ai residenti di utilizzare il mezzo aereo senza vessazioni tariffarie. Regione Sicilia e Regione Sardegna hanno sottoscritto un documento comune sull’insularità "con lo scopo di richiedere misure concrete di compensazione nella legge di bilancio per il 2020 e nell’ordinamento fiscale". Il documento è stato presentato nel corso di un’audizione alla commissione Finanze della Camera e alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.

Nello specifico, si chiede di "riequilibrare gli svantaggi conseguenti alla condizione di insularità come previsto dall’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e come stabilito da una recente sentenza della Corte Costituzionale che sancisce la necessità di tenere conto dei costi dell’insularità nel determinare i rapporti finanziari tra una regione insulare e lo Stato".

Nei giorni scorsi l’Associazione dei comuni siciliani ha trasmesso una lettera al premier Conte e al ministro dei trasporti, Paola De Micheli, evidenziando che “negli ultimi anni, a fronte di un aumento delle tratte internazionali da e verso gli aeroporti della Sicilia, si è assistito a una progressiva diminuzione dell’offerta di trasporto aereo in collegamento con le principali destinazioni nazionali, in particolare Roma e Milano Malpensa. Ciò si è accompagnato ad una politica tariffaria, soprattutto da parte della compagnia di bandiera, che certamente non favorisce i collegamenti, siano essi per i residenti nell’Isola, per i turisti o per chi si sposta per lavoro". Nella lettera si lamenta infine che la carenza di soluzioni realisticamente alternative al trasporto aereo costituisce un grave danno per l’economia ed una palese disattenzione per le esigenze dei cittadini siciliani.
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