(Teleborsa) -
Meno consumista per "carenza di risorse" e per una maggiore
attenzione alla sostenibilità e agli sprech
i. E con una
passione crescente per
hi-tech e viaggi. E' in questa direzione che mutano le
abitudini degli italiani per il Natale, secondo un sondaggio condotto da
Confesercenti con SWG su come sono cambiati le percezioni ed i trend di consumo nell'ultimo decennio.
Più attenzione alla spesa ed alla situazione economica - La percentuale di famiglie che ha difficoltà a vivere col proprio reddito è salita dal 31 al 43%. Una situazione che si riflette in una maggiore attenzione ai prezzi (un quarto delle famiglie oggi ritiene i prezzi un elemento di massima preoccupazione mentre nel 2010 era un cruccio solo per il 15%) e in una maggiore preoccupazione per la situazione economica (problema principale per il 42% delle famiglie), che si aggiunge all'emergente preoccupazione per l'ambiente (il 36% delle famiglie).
La vacanza di Natale diventa un must - Le
vacanze natalizie sono addirittura
raddoppiate (19 milioni di italiani festeggeranno le feste in viaggio contro i 10 milioni del 2010), ma il
budget individuale
si è ristretto di circa il 15%, da 810 a 683 euro a persona.
E spopolano i regali fatti sul web- E' boom per l'
ecommerce che cresce più dei centri commerciali - chi compra i regali in un centro commerciale passa dal 49% al 25% ed il web passa dal 10% al 32%, mentre rimane stabile la distribuzione tradizionale (il 39% compra in negozi e mercatini).
Il boom dell'eCommerce confermato anche da Confcommercio - Secondo i risultati di un'altra indagine sugli acquisti per i regali del Natale 2019, realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research, i
negozi si confermano i
canali d’acquisto preferiti dai consumatori (il 71,2% presso la grande distribuzione, il 57% nei piccoli esercizi commerciali), ma sono
sempre più numerosi quelli che ricorrono al web (negli ultimi 10 anni sono passati dal 3,8% a
quasi il 55% con picchi durante le ricorrenze del Black Friday e Cyber Monday). Il 45% dei consumatori utilizza siti di e-commerce specializzati, il 38,8% siti di aggregatori consolidati (
Amazon,
Ebay e Zalando), il 36% siti di e-commerce che hanno anche negozi fisici. Cresce anche fenomeno dello
"showrooming" (chi cerca i prodotti nel negozio tradizionale per poi acquistarli online) e del
"reverse Showrooming" (chi cerca il prodotto online e successivamente lo acquista nel negozio tradizionale).