(Teleborsa) - Dopo aver
rallentato per buona parte del 2019, l’inflazione in Italia accelera, anche se di poco, per il s
econdo mese consecutivo. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a gennaio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato un aumento dello
0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,5% del mese precedente).
La lieve accelerazione dell’inflazione, spiega l’Istat - è
imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (la cui crescita tendenziale passa da +1,6% a +3,2%), dei
Servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,9%) e dei
Beni alimentari lavorati (che passano da +0,4% a +1,0%). Tali andamenti sono stati solo in parte compensati dalla
flessione più marcata dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -7,8% a -9,5%) e dei
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,8%).
L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si portano
entrambe a +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%.
A gennaio prezzi carrello spesa a +0,9%- Nel primo mese dell'anno i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello
0,9% su base annua e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto dell'1,4% (rispettivamente da +0,6% e da +1% del mese precedente), registrando in entrambi i casi una
crescita più sostenuta di quella riferita all'intero paniere.
"Dopo aver
rallentato per buona parte del 2019 - si legge nel
commento ufficiale -
l’inflazione accelera, anche se di poco, per il
secondo mese consecutivo. La lieve accelerazione anche della componente di fondo testimonia come non ci siano solo le componenti volatili (gli energetici non regolamentati) alla base di questa lieve ripresa che, comunque, appare dovuta in parte a merceologie soggette anch’esse a oscillazioni mensili ampie (i prezzi del trasporto aereo).
In questo quadro, i prezzi degli energetici regolamentati (che confermano, accentuandola, la loro flessione per il settimo mese consecutivo), continuano a esercitare un effetto di contenimento dell’inflazione generale, che rimane
al di sotto di quella della zona euro".