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Istat, produzione in forte recupero a gennaio

Economia, Macroeconomia
Istat, produzione in forte recupero a gennaio
(Teleborsa) - Produzione industriale in recupero anche in Italia nel mese di gennaio dopo il tonfo di dicembre. E' quanto conferma l'ultimo rapporto dell'Istat, secondo cui l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 3,7% rispetto a dicembre. Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2020 l’indice complessivo segna una diminuzione in termini tendenziali dello 0,1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2019).

Nonostante questa dinamica espansiva, la variazione su base trimestrale resta negativa: nella media del trimestre novembre-gennaio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

"Alla accentuata volatilità dell’indice destagionalizzato nell’ultimo bimestre - spiega l'Istituto - ha contribuito la particolare disposizione, in tale periodo, dei giorni lavorativi di calendario".

A livello dei principali raggruppamenti di industria i comparti dei beni strumentali e di consumo risultano in crescita sia su base mensile sia su base annua.

L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti: aumentano in misura marcata i beni strumentali (+4,1%), i beni intermedi (+3,3%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,6%) e l’energia (+1,3%).

Su base tendenziale e al netto degli effetti di calendario, a gennaio 2020 si registra una contenuta crescita per i beni strumentali (+2,1%) e una più lieve per i beni di consumo (+1,2%); diminuiscono, in misura marcata A, l’energia (-6,6%) e in misura più contenuta i beni intermedi (-0,3%).

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono le altre industrie manifatturiere (+11,6%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+11,4%), l’industria alimentare, bevande e tabacco (+6,8%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento e pelli (-8,4%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua (-6,3%) e nei prodotti chimici (-3,3%).

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