(Teleborsa) -
Air France-KLM si è adeguata alle disposizioni dell’US Department of Homeland Security (DHS) sulle nuove restrizioni alle frontiere degli Stati Uniti a partire dal 14 marzo 2020.
I voli da e per gli Usa hanno operato normalmente il 12 e 13 marzo 2020. Dal 14 al 28 marzo 2020 incluso la compagnia ha previsto di proseguire le operazioni
per Atlanta, Boston, Chicago, Detroit, Los Angeles, Miami, New York JFK, San Francisco e Washington.
La "sezione brand" KLM, dal 14 al 29 marzo 2020 incluso, prevede di continuare le operazioni
da e per Atlanta, Washington, New York JFK, Los Angeles, Chicago e San Francisco, con programma eventualmente modificabile.
I clienti devono essere consapevoli del fatto che, appunto dal 14 marzo e per 30 giorni,
i passeggeri che sono stati in un Paese Schengen nelle ultime due settimane non sono autorizzati a viaggiare negli Stati Uniti a causa del coronavirus. I cittadini e le merci statunitensi possono essere trasportati negli Stati Uniti.
Air France-KLM Group United States of America network capacity espressa in ASK è di 50,5 miliardi nel 2019, pari al 16,8% della Network Passenger activity. I ricavi corrispondenti sullo United States of America network sono pari al 15% delle Network Passenger revenues. Air France-KLM Group esaminerà quotidianamente se sono necessari adeguamenti alla rete e quali misure operative devono essere prese.
Allo stato attuale, dal 14 al 28 marzo 2020 sia Air France che KLM manterranno dunque le operazioni verso diverse destinazioni negli Stati Uniti a frequenze ridotte. I load factor degli aeromobili e la redditività su queste rotte interessate dovrebbero avere un impatto negativo e rimanere incerti in questa fase. Air France KLM Group sta lavorando con i suoi partner, Delta Air Lines e Virgin Atlantic
per implementare un piano per continuare il servizio negli Stati Uniti per i propri clienti oltre il 28 marzo 2020.