(Teleborsa) - L'
emergenza coronavirus potrebbe costringere a restare nei loro paesi molti stagionali agricoli extra comunitari che arrivano ogni anno in Italia e negli altri paesi europei per il periodo della raccolta.
Coldiretti ha calcolato che
potrebbero mancare 1 milione di lavoratori del settore in tutto il Continente e
più di un terzo di questi (370mila) solo in Italia.
Da qui la
proposta della titolare dell'Agricoltura
Teresa Bellanova di
impiegare nel settore agricolo
lavoratori in cassa integrazione, disoccupati e coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, per far fronte al calo di stagionali.
L'idea arriva da un'intervista della Bellanova a Fanpage.it. "Ci sono lavoratori che percepiscono il reddito di cittadinanza o un sussidio perché l'azienda è chiusa, a queste persone noi dobbiamo dare l'opportunità di contribuire a mantenere la normalità della vita delle nostre famiglie e quindi anche impiegandoli temporaneamente nel settore agroalimentare".
Con lo stesso obiettivo propone anche di regolare i migranti irregolari: "Quei lavoratori che oggi sono irregolari nel nostro Paese, ma hanno lavorato magari attraverso il caporalato nei campi", spiega Bellanova, aggiungendo "sono persone alle quali dobbiamo dare uno strumento per la regolarizzazione, ma sono persone fondamentali per procedere alla normale attività nei campi".