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Confartigianato: subito la riapertura, avanti su ammortizzatori sociali e sburocratizzazione

Le piccole imprese hanno denunciato un calo del fatturato del 71%, pari a 45,6 miliardi di perdite.

Economia
Confartigianato: subito la riapertura, avanti su ammortizzatori sociali e sburocratizzazione
(Teleborsa) - Riaprire in tempi rapidi con un adeguamento delle risorse a disposizione per garantire gli ammortizzatori sociali già attivi e un'accelerazione della burocrazia. È il messaggio di Confartigianato all'esecutivo per rispondere all'emergenza del sistema produttivo.

“Una rapida riapertura delle attività ancora sospese è la prima azione che chiediamo al Governo per mettere in sicurezza il mondo artigiano delle piccole imprese e far ripartire l’economia italiana – ha dichiarato Giorgi Merletti, Presidente dell'Associazione che riunisce le imprese artigiane – Si proceda poi attraverso un sistema proporzionale, e non con un importo fisso, per il ristoro delle perdite di fatturato e si calcoli il crollo dei ricavi in maniera più veloce attraverso l’utilizzo della fatturazione elettronica”. I dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato, aggiornati ad aprile, rilevano che le piccole imprese hanno denunciato un calo del fatturato del 71%, pari a 45,6 miliardi di perdite.

“Sul fronte degli ammortizzatori sociali, chiediamo un’adeguata dotazione di risorse, di almeno un miliardo, per finanziare il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’artigianato – ha affermato Merletti – Ad oggi, sono stati erogati più di 100 milioni attraverso il Fondo, che rappresenta uno strumento di sostegno al reddito per i dipendenti delle imprese artigiane sospesi dal lavoro a causa della crisi. Sul piano fiscale, invece, è necessario posticipare le scadenze fiscali da giugno a settembre, con una rateizzazione a 12 mesi, aumentare la percentuale di perdita e introdurre il “carry back” perché lo Stato non trattenga liquidità utile alle imprese”.

“Anche il carico della burocrazia – ha concluso il presidente di Confartigianato – sta rallentando ulteriormente le possibilità di ripresa delle nostre aziende: per questo crediamo sia fondamentale sospendere il codice degli appalti, adottando come riferimento generale il modello “Ponte Morandi”, e assegnare gli appalti in forma diretta con la modalità a chilometro zero per i lavori pubblici fino a 150 mila euro".
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