(Teleborsa) - Sempre più
preoccupante il
dossier ex Ilva con
Fiom, Fim e Uilm che hanno deciso di interrompere le relazioni industriali con
ArcelorMittal. Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti sindacali, la decisione di non confrontarsi più con la multinazionale dell'acciaio è stata presa dopo il Consiglio di fabbrica di questa mattina chiamato a fare il punto della situazione dopo la call conference di ieri con i Ministri Stefano
Patuanelli (MiSE), Roberto
Gualtieri (MEF) e Nunzia
Catalfo (Lavoro).
Sindacati compatti nel chiedere un intervento
immediato e non più prorogabile, come sottolinea a gran voce Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, nel suo intervento a Radio Anch'io. "Una situazione che dura da 8 anni, i lavoratori sono esasperati e dal Governo non arrivano soluzioni alternative al piano presentato da Mittal venerdi scorso. ArcelorMittal senza un'esplicita dichiarazione vuole andarsene e portare allo spegnimento gli impianti, licenziare 5mila lavoratori e bloccare il risanamento ambientale. Il Governo deve impedirlo ad ogni
costo".Cresce il
pressing intorno all'esecutivo chiamato in poco tempo a intervenire. Il piano di ArcelorMittal "è inaccettabile", ha detto Alessandra Todde, Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico aggiungendo che "lo
Stato deve entrare perché è una filiera da salvaguardare e insieme alla filiera c'è un indotto.
Dobbiamo trovare partner seri".