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Crack Wirecard, UE apre indagine su autorità di vigilanza tedesche

L'Esma verificherà l'adeguatezza dei controlli effettuati da Frep e BaFIn

Economia
Crack Wirecard, UE apre indagine su autorità di vigilanza tedesche
(Teleborsa) - Verificare l'adeguatezza del comportamento delle autorità di vigilanza tedesche Frep (di natura privata) e BaFin (di natura pubblica) in risposta agli eventi che hanno portato al fallimento di Wirecard. Con questo obietttivo l'Autorità europea di vigilanza dei mercati finanziari (Esma) ha annunciato l'avvio di un'indagine volta al "financial reporting" sullo scandalo della società di pagamento online Wirecard.



Una decisione che arriva dopo la richiesta inviata lo scorso 25 giugno da Bruxelles a Steven Maijoor, presidente dell'Esma, per fare chiarezza sul buco da 1,9 miliardi delle controllate di Wirecard in Asia che ha "minato la fiducia degli investitori nel mercato dei capitali".

Fino al prossimo 30 ottobre, l'Esma procederà alla verifica dei controlli dei supervisori tedeschi su informativa societaria e rendiconti finanziari del colosso FinTech quotato alla Borsa di Francoforte con una capitalizzazione che era arrivata a 24 miliardi.

"Un reporting finanziario di alta qualità – spiega l'Esma in una nota – è fondamentale per la fiducia degli investitori nei mercati dei capitali: il crollo di Wirecard ha minato questa fiducia. Pertanto, è necessario valutare questi eventi per aiutare a ripristinare la fiducia degli investitori". È emerso, infatti, che alcuni conti correnti presso due banche nelle Filippine e diverse operazioni effettuate con società terze alle quali Wirecard si appoggiava nei Paesi dove non aveva licenza per operare, sarebbero inesistenti.

Dal picco di 191 euro dell'agosto 2018, le azioni Wirecard viaggiano ora attorno ai 2 euro e, nell'anno del bilancio mai certificato da E&Y, sono crollate anche le quotazioni di 500 milioni di bond e 900 milioni di convertibili collocati nel settembre 2019.

Secondo quanto si apprende dalla relazione che il ministero delle Finanze tedesco ha presentato la settimana scorsa alla commissione Finanze del Bundestag sul caso Wirecard il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz sarebbe stato informato dal febbraio 2019 dei sospetti di irregolarità che gravitavano da tempo intorno alla società.







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