(Teleborsa) - Sono controversi i dati che riguardano la
RC Auto Familiare, ovvero la facoltà di usufruire della classe di merito più conveniente fra tutti i veicoli assicurati dalla famiglia, introdotta lo scorso mese di febbraio. Se alcune ricerche indicano un
grande successo dell'iniziativa, non la pensa così
Nielsen, che ha condotto un'indagine per Prima Assicurazioni. Nei
primi sei mesi la nuova RC Familiare sarebbe stata
sottoscritta solo dal 21,3% degli intervistati.
A pesare sullo scarso ricorso alla norma c'è sicuramente il
lockdown e la conseguente
crisi dei consumi, che ha colpito pesantemente l'automotive: il
60% degli italiani ha deciso di
rimandare l'acquisto di una nuova auto e di questi circa la metà ha rinunciato ad acquistare un secondo veicolo, oppure a cambiare quello già posseduto, a causa delle conseguenze economiche della pandemia.
Il motivo principale del basso utilizzo della norma però è anche la
scarsa conoscenza dello strumento, infatti il
31,7% del campione ha dichiarato di
non essere a conoscenza dell'esistenza della RC Familiare, mentre gli utenti che non potevano usufruirne, avendo avuto un incidente con colpa negli ultimi 5 anni, sono stati soltanto il 2,4%.
Il trend è molto probabilmente destinato ad invertirsi, considerato che
dopo il lockdown l'uso dell'auto è aumentato per il 28% degli italiani, mentre solo il 18% ha scelto di aumentare l'uso della bicicletta; a questo si aggiunge anche il 34% degli intervistati che ha ridotto l'uso dei mezzi pubblici per paura dei contagi. Questi dati spingono marcatamente verso un utilizzo più intensivo dell'auto, e di conseguenza alla ripresa del suo mercato di cui si vedono già i primi segnali. Stando alle nuove immatricolazioni infatti, dopo i crolli vertiginosi di marzo e aprile, rispettivamente di -85% e -98%, agosto ha fatto registrare un calo soltanto dello 0,4% rispetto al 2019.