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Confcommercio, Sangalli: scenario drammatico, per imprese "danni insopportabili"

Tempi certi per indennizzi

Economia
Confcommercio, Sangalli: scenario drammatico, per imprese "danni insopportabili"
(Teleborsa) - "L'ultimo decreto produrrà altri danni gravissimi alle imprese, danni insopportabili: parliamo di circa 17,5 miliardi tra consumi e PIL". Così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato le misure del nuovo DPCM varato dal Governo per contenere la pandemia da Covid-19 con la chiusura anticipata di alcune attività.

"E' necessario affrontare l'emergenza sanitaria, ma la risposta non può essere solo più chiusure perchè così si finisce per chiudere il Paese. Domani, come abbiamo chiesto, incontreremo il Presidente Conte. Gli chiederemo in primo luogo un impegno preciso, in tempi certi, per gli indennizzi alle imprese penalizzate dalle chiusure. E poi un piano generale più ampio per affrontare l'emergenza Covid e uscire dall'incertezza della navigazione a vista".

In una nota l'associazione parla di "uno scenario drammatico nel quale questa seconda fase di lockdown parziali produrrà inevitabilmente ulteriori, gravissimi danni con il rischio di una caduta del PIL per l'anno in corso ben superiore al 10%, la cessazione dell'attività di decine di migliaia di imprese e la cancellazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro".

"Dunque, per il nostro Paese, che registra già segnali di crescente tensione sociale, si conferma l'insostenibilità economica e sociale delle nuove restrizioni all'esercizio di tante attività - soprattutto nei settori della ristorazione, della cultura e dell'intrattenimento - che, peraltro, hanno gia' adottato tutti i necessari e concordati protocolli di sicurezza e in cui non sembrerebbero manifestarsi particolari criticità".

"Quello che serve - incalza Confcommercio - è più programmazione e coordinamento ma soprattutto, occorre che i danni subiti dalle imprese siano ristorati adeguatamente e tempestivamente con indennizzi a fondo perduto, credito d'imposta per le locazioni commerciali e gli affitti d'azienda, moratorie fiscali - a partire dall'esenzione IMU anche per la ristorazione - e creditizie, risorse per le garanzie finalizzate ad agevolare l'accesso al credito, continuità degli ammortizzatori sociali insieme alla necessità della loro riforma e di una nuova stagione di vere politiche attive per il lavoro".

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