(Teleborsa) - Da un
mese a questa parte "sfortunatamente abbiamo visto un
drammatico peggioramento della pandemia", ha affermato il commissario europeo all'Economia,
Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo. "Tutti gli
indicatori vanno nella
direzione sbagliata".Durante la riunione dell'Eurogruppo, ha riferito Gentiloni, "la
gravità della situazione ci è stata descritta molto chiaramente da Andrea Ammon, del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie". Le notifiche dei contagi sono arrivate a "360 casi ogni 100.000, rispetto ai
250 casi della settimana precedente. Tutti gli
indicatori - ha continuato l'Eurocommissario - vanno nella direzione sbagliata: la percentuale di test che sono positivi; la proporzione di casi che riguardano gli
anziani; il numero crescente di ricoveri; i decessi che sono a
umentati del 50% in una settimana"."I
numeri, in termini di
nuovi casi e ricoveri, sono in molti
casi peggiori rispetto alla prima ondata. La pressione sugli ospedali sta diventando acuta in molte parti d'Europa", ha aggiunto Gentiloni che ha poi espresso
"ammirazione e sostegno per gli
operatori sanitari che stanno dimostrando una dedizione così
incredibile in questo momento".
"Ci sono ragioni per ritenere che l'impatto sull'
economia della seconda ondata di contagi potrebbe essere inferiore a quello di primavera, ma c'è incertezza su quella che sarà la durata della
seconda ondata", ha detto. Quanto poi agli strumenti per la resilienza e la ripresa disponibili per gli Stati membri e messi in campo dall'Ue "vanno usati tutti, compresi i
prestiti europei", e le decisioni sul
Recovery Plan "Next Generation EU" vanno attuate "il più presto possibile". Poi ha ribadito che l'attuale orientamento di politica di bilancio a sostegno all'economia colpita dal Covid-19 non verrà modificato durante tutti il 2021, tanto più ora che è in corso la seconda ondata della pandemia, lasciando filtrare che per tornare alle normali regole del Patto di Stabilità per tutti non basterà che il
PIL torni a crescere nell'insieme dell'Eurozona ai
livelli pre-Covid, ma bisognerà attendere che questo accada in ogni singolo Stato membro.
Sul
MES, l'Eurocommissario ha confermato che "
nessuno stato membro
lo ha chiesto finora ma noi
incoraggiamo gli Stati a usarlo".