(Teleborsa) - Continuano a crescere i
presiti a famiglie ed imprese, che hanno registrato a ottobre un
aumento del 4,7% rispetto a un anno fa. È quanto emerge dall'ultimo rapporto mensile dell'
ABI basato su dati pubblicati dalla Banca d’Italia. A ottobre 2020, per i prestiti alle
imprese si registra un aumento del
6,8% su base annua (+6% il precedente), mentre l'aumento è del
2% per i prestiti alle
famiglie (+1,9% nel mese precedente).
Ad ottobre 2020 i
tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento rimangono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici: il tasso medio sul
totale dei prestiti è il 2,28% (2,29% il mese precedente), il tasso medio sulle
nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,27% (1,27% anche a settembre 2020), il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,39% (1,31% il mese precedente.
Sul fronte della
raccolta, si registra un
aumento dei depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) ad ottobre 2020 di oltre 149 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +9,5% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 18 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -7,5%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +7,3% nello scorso mese.
Migliora anche il profilo della
solidità delle banche, con
sofferenze nette in calo a 24,3 miliardi a settembre 2020, rispetto rispetto ai 30,7 miliardi di settembre 2019 (-6,4 miliardi pari a -20,8%) e ai 40,0 miliardi di settembre 2018 (-15,7 miliardi pari a -39,2%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 65 miliardi (pari a -72,6%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è dell’1,4% a settembre 2020 (era 1,77% a settembre 2019, 2,33% a settembre 2018 e 4,89% a novembre 2015).