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Scuola, 34mila studenti delle superiori a rischio abbandono scolastico

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Scuola, 34mila studenti delle superiori a rischio abbandono scolastico
(Teleborsa) - Sono 34mila gli studenti delle scuole superiori italiane che, a causa delle assenze prolungate, rischiano di alimentare il fenomeno dell’abbandono scolastico, secondo l'indagine condotta da IPSOS per Save the Children "I giovani ai tempi del Coronavirus". L'28% degli intervistati, studenti tra i 14 e i 18 anni, afferma che dal lockdown di primavera c’è almeno un proprio compagno che ha smesso completamente di frequentare le lezioni, mentre il 7% afferma che i compagni di scuola "dispersi" sono tre o più di tre.

Per il 38% degli adolescenti la didattica a distanza è un’esperienza negativa. In generale la principale difficoltà è rappresentata dalla fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online e dai problemi tecnici dovuti alla connessione internet propria o dei docenti. Quasi il 18% dichiara di aver a disposizione un dispositivo condiviso con altri e l’8% frequenta le lezioni in una stanza con altre persone.

Le ripercussioni della pandemia non sono però solo sulla didattica, ma anche sulla vita sociale degli adolescenti. Quello passato è stato un "anno sprecato" per il 46% di loro che, in molti casi, hanno riscoperto il valore della relazione dal vivo con i coetanei. L’85% dei ragazzi intervistati afferma di aver capito quanto sia importante uscire con gli amici, andare fuori e relazionarsi in presenza".

Il 65% è convinto di star pagando in prima persona per l’incapacità degli adulti di gestire la pandemia, mentre il 42% ritiene ingiusto che agli adulti sia permesso di andare al lavoro, mentre ai giovani non è permesso di andare a scuola. Guardando al futuro, solo il 26% pensa che "tornerà tutto come prima" e la stessa percentuale ritiene che "continueremo ad avere paura", mentre il 43% ritiene che anche dopo il vaccino, "staremo insieme in modo diverso, più on line".

In merito ai provvedimenti da prendere per risanare la situazione, ragazzi e ragazze sembrano essere particolarmente attenti e interessati. Il 69% di loro, infatti, ha sentito in qualche modo parlare del Next Generation EU e una gran parte degli intervistati guarda con interesse alle possibilità che potrebbe offrire per il loro futuro.
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