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Fondazione Gimbe: terza ondata in arrivo con numeri troppo alti

Salute e benessere
Fondazione Gimbe: terza ondata in arrivo con numeri troppo alti
(Teleborsa) - La terza ondata di coronavirus è in arrivo con numeri troppo alti ed un impatto troppo lontano della campagna di vaccinazioni. L'Allarme è arrivato dalla Fondazione Gimbe di Bologna, che settimanalmente effettua un monitoraggio della diffusione del Covid-19.

Nella settimana 29 dicembre 2020 – 5 gennaio 2021, si rileva un incremento dei nuovi casi (114.132 contro 90.117) e del rapporto positivi/casi testati (30,4% da 26,2%).

"A cavallo del nuovo anno i dati documentano l’inversione della curva dei nuovi casi, in calo da 6 settimane consecutive, e l’incremento percentuale dei casi totali (5,5% da 4,6%)", avverte Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, aggiungendo che si tratta di "numeri sottostimati dalla decisa frenata dell’attività di testing nelle ultime due settimane". Infatti, dal 23 dicembre al 5 gennaio, rispetto ai quattordici giorni precedenti, il numero dei tamponi totali si è ridotto del 20,9% (-464.284); quello dei casi testati del 22,5% (-208.361), con una media giornaliera simile a quella di fine agosto.

"Le nostre analisi documentano che, a circa 5 settimane dal picco, il sistema delle Regioni "a colori" ha prodotto effetti moderati e in parte sovrastimati", afferma Cartabellotta, avvertendo che "è necessario puntare l’attenzione su tre elementi cruciali. Innanzitutto, le curve iniziano a risalire con un numero di casi attualmente positivi troppo elevato per riprendere il tracciamento, con ospedali e terapie intensive ai limiti della saturazione in metà delle Regioni e con i dati preoccupanti sulle nuove varianti del virus. In secondo luogo, urge un consistente restyling del sistema delle Regioni “a colori”, perché a fronte di risultati modesti in termini di flessione delle curve, i costi economici e sociali sono sproporzionati. Infine, la comunicazione istituzionale deve diffondere la massima fiducia nel vaccino, ma al tempo stesso non alimentare aspettative irrealistiche che rischiano di far abbassare la guardia alla popolazione".

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