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Saldi, falsa partenza: pesa crisi da pandemia

Economia
Saldi, falsa partenza: pesa crisi da pandemia
(Teleborsa) - Ultima tranche dei saldi invernali: dal 30 gennaio, vendite di fine stagione al via anche in Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. Quest'anno avvio "differenziato" tra le diverse regioni, con Basilicata, Molise e Valle d'Aosta che hanno aperto le vendite già il 2 gennaio. Ma è stata una falsa partenza, spiega il Presidente di Fismo Confesercenti Fabio Tinti. "Purtroppo, nelle regioni in cui le vendite di fine stagione sono già iniziate, ancora non si sono registrati i risultati sperati: il bilancio, per ora, è di una flessione del 40% rispetto allo scorso anno. L'auspicio è che il progressivo allentamento delle misure restrittive permette di agganciare una netta inversione di tendenza nelle prossime settimane".

"A pesare fino ad ora, infatti - spiega Tinti - sono state soprattutto le restrizioni alla mobilità delle persone, la chiusura degli esercizi nei centri commerciali e i timori legati al contagio, che ora il vaccino speriamo possa ridurre. "La speranza è che si possano evitare nuove restrizioni territoriali - conclude. Pur comprendendo che la tutela della salute pubblica è la priorità, se non si darà modo al settore di registrare segnali di ripresa temiamo che il 2021 sarà un anno di chiusure, non per lockdown, ma per cessata attività. Tra le misure che potrebbero aiutare il comparto a "sopravvivere" la rottamazione delle scorte di magazzino, il prolungamento della stagione dei saldi e ristori che tengano conto dei fatturati pre-pandemia".

Il quadro resta, dunque, fortemente compromesso ma l'auspicio è che la situazione da fascia gialla possa far riprendere anche i consumi. "Gli effetti della pandemia - sottolinea Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio - hanno inciso profondamente non solo sul potere di acquisto delle famiglie, ma anche sullo stile di vita e di consumo, mettendo a durissima prova la tenuta del sistema del commercio di vicinato ed in particolare dell'intera filiera della moda. I saldi rappresentano una grande opportunità di acquisto di prodotti di qualità a prezzi ribassati per i consumatori e un'importante iniezione di liquidità per gli operatori, che risultera' determinante per il futuro proseguimento dell'attività".

Non solo. "E' quanto mai urgente - prosegue Borghi - che il Governo accompagni veramente le imprese del dettaglio moda, che hanno subito forti restrizioni e stanno pagando più pesantemente di altri l'impatto negativo della pandemia, con sostegni congrui alle effettive perdite superando la previsione del parametro del terzo del fatturato ed un credito d'imposta sulle rimanenze di magazzino perchè, altrimenti, i danni subiti non saranno più recuperabili, con conseguenze sulla filiera della moda ed il Made in Italy".
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