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FIPE, per ristorazione profondo rosso senza fine

Pensare a "graduale riapertura per evitare che l'intero settore vada in default"

Economia
FIPE, per ristorazione profondo rosso senza fine
(Teleborsa) - Un profondo rosso di cui ancora non si vede la fine. Secondo l'ufficio studi di FIPE-Confcommercio, che ha elaborato i dati Istat diffusi oggi, nel quarto trimestre del 2020 la ristorazione italiana ha perso altri 11,1 miliardi di euro, chiudendo così con un -44,3% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019.

Un risultato determinato da quello che è stato, a tutti gli effetti, un secondo lockdown autunnale per il comparto della ristorazione che, complessivamente, lo scorso anno ha perso 34,6 miliardi di euro, il 36,2% rispetto al periodo pre-Covid.

"Siamo davanti a un abisso apparentemente senza fine - commenta in una nota la Federazione italiana dei Pubblici esercizi - Con la fine di marzo si chiuderà, con ogni probabilità il quinto trimestre consecutivo con segno negativo per un settore che rappresenta, più di ogni altro, l'italianità. Un settore che, oltre a dare lavoro direttamente a 1,3 milioni di persone, rappresenta il terminale essenziale della filiera agroalimentare. Numeri che richiedono almeno una graduale riapertura per evitare che l'intero settore vada in default".
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