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Coronavirus in Italia, oltre 23mila nuovi casi. Ancora tante vittime

Tasso positività in risalita. Draghi al vertice UE: "Europei delusi da AstraZeneca"

Economia
Coronavirus in Italia, oltre 23mila nuovi casi. Ancora tante vittime
(Teleborsa) - Sono 23.696 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia, a fronte di poco più di 349 mila tamponi, tra antigenici e molecolari con il tasso di positività che si attesta al 6,8%, in crescita, dunque, rispetto a ieri. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 460. Questi i numeri del bollettino di oggi, giovedì 25 marzo, diffuso dal Ministero della Salute.

"Mai come ora ci siamo resi conto di quanto sia importante per ciascuno di noi e per la nostra società la salute, e di quanto lo sia la ricerca scientifica che la garantisce". Questo il videomessaggio registrato del Presidente del Consiglio Draghi inviato alla Fondazione Veronesi. "Con uno sforzo di condivisione e una velocità senza precedenti, la ricerca scientifica e clinica ci hanno indicato una strada per uscire dalla pandemia – continua il Premier che, impegnato oggi e domani nel vertice UE, secondo quanto riferito da alcuni fonti a Bruxelles, avrebbe detto che "i cittadini europei si sentono delusi da AstraZeneca"

Intanto, mentre tiene banco il tema di possibili riaperture dopo Pasqua arriva il monito di Francesco Boccia: "Mentre gli ospedali di molte Regioni oggi sono allo stremo, c'è qualche politico irresponsabile che vuole riaprire tutto e subito", ha detto il deputato e membro della Segreteria nazionale Pd, nel corso dell'audizione in Commissione speciale autonomie del Consiglio regionale della Lombardia. "A volte, con alcuni politici che dicono che va tutto bene, sembra ci sia un clima quasi da orchestra del Titanic: non c'è nessun rispetto per i malati, per le loro famiglie, né per i medici che lavorano 24 ore al giorno per garantire a tutti le cure migliori. Un Paese che ha 500 morti al giorno dovrebbe riflettere bene sui passi da compiere e non proporre soluzioni semplicistiche per accontentare gli umori di chi è giustamente arrabbiato. Soluzioni, che visti i numeri, sono e restano irrealistiche", ha notato.

Domani alle 16 si riunirà la cabina di regia del Governo sul nuovo Decreto legge Covid.
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