(Teleborsa) - In base alla bozza del
report settimanale di
ISS e
Ministero della Salute sull'andamento della pandemia da Covid in Italia, l'indice
Rt medio nazionale si attesta a
0,81, registrando un nuovo ma lieve calo rispetto a quello rilevato la scorsa settimana quando si è fermato a 0,85. Sono quattro le Regioni che hanno mostrato invece un valore superiore a 1: si tratta di Basilicata e Sicilia che hanno presentato una una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2, e di Calabria e Molise che hanno trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1.
Secondo quanto confermato anche dalle autorità locali la
Sardegna resterebbe l'unica Regione in
zona rossa a partire dal 26 aprile. A preoccupare non è però il suo scenario di trasmissione – presenta comunque un indice Rt pari a 0,97 – quanto l'alto numero di
focolai (157) che portano la classificazione del rischio ad "alta per molteplici allerte di resilienza". Complessivamente la situazione sembra migliorare: la valutazione della probabilità resta "moderata" e quella di impatto diventa"bassa" a cui si aggiunge un calo dei casi accertati del 10,2% tra il 12 e il 18 aprile. "Ciò che ci sta condannando – ha spiegato l'assessore alla Sanità
Mario Nieddu dopo un incontro con il ministro Speranza – è ancora una volta l'indice di contagiosità, per il resto abbiamo valori migliori di chi andrà in zona gialla". Questa, ha concluso Nieddu, "è la riprova che il sistema di zonizzazione basato sul calcolo dell'Rt va cambiato perché non è corrispondente alle caratteristiche reali delle situazioni epidemiologiche delle Regioni".
Dalla prossima settimana potrebbero essere 13 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla, mentre 5 passerebbero in arancione:
Basilicata,
Calabria,
Sicilia,
Valle d'Aosta e l'incognita
Puglia che potrebbe però passare anch'essa in zona gialla.