(Teleborsa) -
Non entra neanche nel dl Sostegni bis la cessione del credito d’imposta per le
imprese che investono in innovazione, nell’ambito del piano Transizione 4.0, dopo esser stata già stralciata dal maxiemendamento del Dl Sostegni. "Un’esclusione grave ", denuncia Confagricoltura, prevendendo impatti sugli investimenti nella fase di ripartenza post Covid.
Sono state invece
accolte le misure, sostenute dalla Confederazione, relative al
sostegno alla zootecnia, con l’aumento delle
compensazioni IVA per le cessioni di bovini e suini, all’
esonero contributivo per i comparti più colpiti dalla pandemia, come il
vitivinicolo e l’agriturismo,
all'istituzione di un
Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero, al rafforzamento dello strumento delle
garanzie Ismea a favore degli imprenditori agricoli e della
pesca; ed all’incremento del
Fondo di solidarietà nazionale.
Su quest’ultimo punto Confagricoltura aveva fortemente richiesto
il rifinanziamento della misura, alla luce dei danni ingenti provocati dalle gelate di aprile, soprattutto ai comparti viticolo, frutticolo e apistico, ma la dotazione di
105 milioni "appare sottodimensionata rispetto alla straordinarietà dell’evento e ai danni subiti dalle aziende agricole. In Francia – ricorda la Confederazione – è stato erogato un miliardo di euro a favore delle imprese del settore primario colpite dalle gelate”.
"L'auspicio è che, in fase di conversione - conclude Confagricoltura - il Parlamento reintroduca la cessione del credito d’imposta 4.0 e un sostanziale rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale".