(Teleborsa) - Decisamente positive le
prospettive di crescita per l'economia italiana che quest'anno, secondo quanto anticipato dal Ministro dell'Economia
Franco, potrebbe attestarsi oltre il
+5,8%, scenario supportato dalla ancora più rosea previsione dell'OCSE che "vede" un +5,9%.
Numeri in scia ai quali, secondo quanto ricostruisce Reuters, il MEF starebbe valutando di abbassare le stime del rapporto deficit/pil 2021 di almeno 1,8 punti percentuali, dall'11,8% di aprile a un dato sotto il
10%.
Secondo la fonte di Reuters, una crescita del PIL vicina al 6% potrebbe migliorare il rapporto con il
deficit di quasi un punto percentuale, andando ad impattare direttamente sul quoziente debito/PIL che potrebbe attestarsi sotto il
159,8% previsto dal Ministero dell'Economia lo scorso aprile, nuovo massimo dalla Seconda guerra mondiale.
A fare da ago della bilancia, la
manovra per il 2022 che si annuncia decisamente più
"snella” visto che la maggioranza degli interventi sarà finanziata con il tesoretto arrivato da Bruxelles per il
Recovery Plan. Ma il percorso è sempre ad ostacoli visto che serviranno risorse per la
mini riforma delle pensioni con Quota 100 in scadenza alla fine dell’anno,
i nuovi ammortizzatori, i f
ondi per la sanità e le cosiddette
spese indifferibili: si parte da
un'ipoteca da almeno 20 miliardi.