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Benzina, prezzi in lieve calo ma per i consumatori sono ancora troppo alti

Economia, Energia
Benzina, prezzi in lieve calo ma per i consumatori sono ancora troppo alti
(Teleborsa) - Lievi ribassi dei listini dei carburanti alla pompa, con le rilevazioni del Mite che vedono la benzina scendere a 1,747 euro al litro e il gasolio a 1,611 euro/litro, ribassi tuttavia insufficienti considerato che i prezzi rimangono ancora a livelli elevatissimi con pesanti ripercussioni per le tasche delle famiglie (+425 euro annui a famiglia). Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dal Ministero. “Oggi la benzina costa il 21,2% in più rispetto a inizio anno, mentre il gasolio è aumentato del +22,1% - ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – Rispetto a gennaio un pieno di verde costa 15,3 euro in più, +14,6 euro il diesel. Se si analizzano i dati rispetto allo stesso periodo del 2020, si scopre che la benzina è salita del +25,4%, il gasolio addirittura del +27,5%: per un pieno di verde si spendono oggi 17,7 euro in più rispetto allo scorso anno, +17,3 euro per un pieno di diesel”.

"Prosegue la tregua armata. Dopo la pausa impalpabile di settima scorsa, la benzina scende per la seconda volta, anche se impercettibilmente, attestandosi a 1,747 euro al litro. Anche il gasolio diminuisce a 1,611 euro al litro. Non si salva invece chi usa il Gpl che sale a 0,835 euro al litro. In un anno il Gpl è rincarato del 39,9%", ha affermato invece Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Anche se da due settimane i prezzi sono scesi, va ricordato che da ottobre a oggi, la benzina ha sfondato la soglia di 1,7 euro, il gasolio quella di 1,6, il Gpl quella di 80 cent. In meno di due mesi, dal 27 settembre, un pieno di benzina da 50 litri costa 3 euro e 53 cent in più, con un'impennata del 4,2%, uno di gasolio 4 euro e 39 cent, +5,8%. Un balzo spropositato, una stangata con effetti deleteri su inflazione e consumi. Per questo il Governo deve sterilizzare questi aumenti, riducendo le accise di benzina e gasolio di almeno 20 cent, riportando così i listini a livelli accettabili", ha aggiunto Dona. "Un salto che equivale, su base annua, a una stangata pari a 424 euro all'anno per la benzina e a 417 euro per il gasolio", ha concluso Dona.
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