(Teleborsa) -
Henry William Chesbrough, economista di prestigio internazionale e primo studioso al mondo a promuovere il
paradigma dell' "Open Innovation", sarà confermato come
professore straordinario alla Luiss per i prossimi tre anni. La cattedra di Henry Chesbrough – fa sapere la Luiss in una nota – sarà finanziata nuovamente dal
Gruppo Maire Tecnimont, player internazionale di ingegneria e tecnologia, all'interno della
partnership strategica sui temi di "Open Innovation and Sustainability", già avviata nel 2019 e rinnovata per i prossimi 8 anni.
"Siamo convinti che il paradigma dell'innovazione aperta – ha dichiarato il
rettore della Luiss, Andrea Prencipe – non debba limitarsi ad essere solamente un argomento di studio ma vada considerato come un approccio mentale ed un principio organizzativo, funzionale alla costruzione di ecosistemi dinamici dove le Università insieme ad aziende e startup, incubatori e acceleratori ma anche istituzioni e PA, possano attivare nuove sinergie per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese".
"Siamo entusiasti di poter rinnovare la nostra collaborazione con l'università Luiss – ha commentato il
presidente di Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato –. Crediamo fortemente nelle collaborazioni con gli atenei italiani ed internazionali: unire le competenze di accademia e industria permette di rivoluzionare lo sviluppo aziendale attraverso la promozione di idee innovative supportate dalla tecnologia. Questa alleanza è per noi motivo di orgoglio e motivazione a dare il nostro contributo alla ricerca e all'applicazione industriale di nuove soluzioni tecnologiche, nonché alla formazione dei professionisti di domani. L'Innovazione è fondamentale sia per la promozione che per lo sviluppo di nuovi processi e prodotti, e quindi oggi riveste un ruolo fondamentale per industrializzare le tecnologie a supporto della transizione energetica, in Italia e nel mondo".
La cattedra di Chesbrough consolida il
processo di internazionalizzazione della Luiss: il 44% dei nuovi professori – evidenzia la nota – sono stranieri e nel dicembre 2021 l'Università ha aperto una call per reclutare altri 19 professori dall'estero, di cui 16 ricercatori junior.