(Teleborsa) - Dopo aver fronteggiato
l’emergenza sanitaria ed economica scaturita dalla
pandemia, resta decisamente in
salita la strada per l’esecutivo guidato da
Mario Draghi che sperava di poter tirare un
sospiro di sollievo ma ora deve affrontare anche le conseguenze causate
dall’invasione Russia in Ucraina.
Già sotto i
riflettori da diverso tempo, si è infatti decisamente
aggravato il
problema del
caro energia con il Governo che lavora a un nuovo decreto che mette sul piatto
circa 5 miliardi del
“tesoretto” previsti nel
Documento di Economia e Finanza (DEF): attesa, dunque, proroga degli aiuti per arginare gli ulteriori effetti dell’incremento del costo dell’energia, ma anche nuovi fondi per l’accoglienza dei profughi ucraini così come un ampliamento della
platea del bonus sociale e garanzie per la
liquidità delle imprese.Intanto, si guarda a
Bruxelles in attesa di capire se il
“modello” Ue applicato alla pandemia sarà replicabile anche sul tema energia, una sorta di Recovery di guerra, invocato da più parti ma anche di
non facile realizzazione per una serie di motivi. Per questo, almeno allo stato, l’ipotesi più accreditata è che si dovrà intervenire con un secondo round di aiuti, sempre facendo i
conti con la
coperta rigorosamente corta. Intanto, non si ferma il
pressing in particolare di
Lega ma anche M5S sulle risorse da stanziare per sostenere famiglie e aziende. Nella giornata di domani, il DEF passerà sotto la lente di Camera e Senato con richieste di scostamento condivise che arrivano da più forze di maggioranza ma non da Palazzo Chigi e MEF, che non vogliono sentire parlare di extra-deficit. Almeno per ora.
E il Presidente del Consiglio? Veste ancora una volta gli abiti del mediatore cercando di trovare la sintesi che metta tutti d’accordo. “La riforma del catasto si farà, perché all’archivio degli immobili italiani serve un aggiornamento e più trasparenza, ma non porterà a nuove tasse sulla casa. Questo il doppio punto fermo del governo sulla delega fiscale che rassicura il centrodestra, con i tecnici del MEF a lavoro su una nuova bozza e un incontro in agenda.
Scalda i motori, pronta per approdare in Aula alla Camera, anche la riforma del Csm: al termine di un faticoso percorso ad ostacoli in commissione Giustizia, con Italia viva che si è sfilata, dal testo non blindato potrebbe “regalare” nuove tensioni sul fronte emendamenti.
Intanto, riposo forzato per il
Premier, positivo asintomatico al Covid.
Salta anche il viaggio in Africa centro-meridionale, in programma mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, nell’ambito della
strategia di diversificazione nell’approvvigionamento di gas sulla quale il Governo è al lavoro. A rappresentare Roma, toccherà ai ministri
Luigi Di Maio e Roberto Cingolani.