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Energia, Pichetto Fratin: inverno "abbastanza sicuro", a lavoro per gestire picchi di consumo

Economia, Energia
Energia, Pichetto Fratin: inverno "abbastanza sicuro", a lavoro per gestire picchi di consumo
(Teleborsa) - Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha assicurato che l'inverno alle porte sotto il profilo energetico "è abbastanza sicuro" e che il governo si sta "attrezzando qualora ci fossero picchi di consumo" perché in quel caso "potrebbe verificarsi qualche rischio". "Stiamo valutando dei piani per intervenire cautelativamente, con imprese disponibili, se pre-avvertite, a non prelevare corrente – ha spiegato il ministro a Radio Anch'io su Rai Radio 1 –. Quindi a fermare la produzione, almeno per quelle produzioni che possono essere arrestabili". Tra queste, ha precisato, non ci saranno "sicuramente le grandi produzioni che utilizzano i forni perché non sono arrestabili".

Pichetto Fratin ha parlato anche dei rigassificatori – "non possiamo farne a meno" – e di Piombino: "serve fare valutazioni diverse: l'impegno è che la nave resti lì non oltre tre anni, ma non ne possiamo fare a meno. È una emergenza". "Considero legittima ogni protesta perché ci sono anche valutazioni di ordine soggettivo" ma, ha ribadito, "non possiamo tornare indietro".

Quanto alla possibilità di incrementare la produzione nazionale di gas il ministro ha dichiarato che sulle trivelle nell'Adriatico a 9 miglia dalla costa "le valutazioni vanno fatte sotto l'aspetto scientifico, dando piena garanzia sulla neutralità dell'intervento". "Con il presidente del Veneto Luca Zaia ci saranno dei confronti", ha spiegato il ministro che assicurato di voler aprire il tavolo "a giorni". "Il prelievo di gas di quelle trivelle avverrà non prima di un anno, anche accelerando", ha ricordato Pichetto. Ma chi sarà concessionario dei diritti per quelle trivellazioni, ha chiosato il ministro, dovrà "anticipare le forniture di gas per aiutarci negli stoccaggi in vista dell'inverno del 2023".

Sulle rinnovabili in Italia il ministro ha infine riconosciuto che "non c'è dubbio: siamo sotto la media europea. Nel corso di quest'anno speriamo di raggiungere autorizzazioni per 7 GW, io spero di arrivare a 10". "Vorrei ricordare che nel 2021 le GW sono state 1,5. Un livello bassissimo, dovuto a tanti motivi di ordine burocratico e dati dal partito ideologico del no", ha sottolineato.






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