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Techedge, ritorno in Borsa non escluso ma a dimensioni diverse

Finanza
Techedge, ritorno in Borsa non escluso ma a dimensioni diverse
(Teleborsa) - Techedge, gruppo italiano attivo nella trasformazione digitale, non esclude il ritorno a Piazza Affari, mercato in cui è stata quotata per un breve periodo. Arrivata su Borsa Italiana a fine 2018, dopo appena due anni la società fu oggetto di un'offerta pubblica d'acquisto (OPA) ostile, a cui il fondatore Domenico Restuccia e alcuni manager reagirono con il lancio di un'ulteriore OPA, che portò al delisting.

Il gruppo ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 231,7 milioni di euro (di cui 227,8 ricavi netti in crescita del 14,3%) e un risultato netto pari a 15,9 milioni di euro, in miglioramento del 22,3% rispetto ai 13 milioni di euro del 2020. Per quest'anno la previsione è di sfiorare i 300 milioni di euro.

Numeri per un ritorno a Piazza Affari? "Non lo escludiamo. Ora però la priorità è crescere. Per rientrare in Borsa, eventualmente, con dimensioni diverse", ha detto il fondatore e AD Domenico Restuccia in un'intervista ad Affari e Finanza di Repubblica.

"Anche se periodicamente qualcuno si fa avanti per tentare di comprarci, sono deciso ad andare avanti - ha spiegato - Stiamo vivendo un processo di trasformazione in cui ogni azienda vedrà una parte sempre più rilevante dei propri ricavi dipendere da prodotti e servizi ad alto tasso di tecnologia digitale, che diventeranno ancora più determinanti via via che i modelli di business abbracceranno l'economia circolare. Per questo motivo penso che Techedge abbia grandi spazi per continuare a crescere".

Techedge, nata come startup innovativa nel 2004 dall'intuizione di Restuccia, è diventata negli anni una realtà industriale con un posizionamento di primo piano in Italia e con un'elevata percentuale di internazionalizzazione del business (pari ad oltre il 50% del fatturato) grazie alla presenza consolidata ed in continua crescita negli Stati Uniti, in Spagna e America Latina oltre che in Germania ed Arabia Saudita.

Il gruppo sta seguendo una politica di acquisizioni, due in Spagna e due in Italia negli ultimi dodici mesi. Le ultime sono la startup toscana Progresso e la spagnola Innovar Tech.
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