(Teleborsa) - "È in corso una
discussione sul tetto del contante, che è una delle poche discussioni davvero nazionali. Le
logiche nazionali sono però anacronistiche, quando con un click i denari girano in Europa con grande facilità. Dobbiamo avere un salto di qualità nel dibattito e
chiedere alle istituzioni UE una regola comune per tutta l'eurozona". Lo ha detto
Antonio Patuelli, presidente dell'ABI, durante la sessione plenaria di apertura della settima edizione del
Salone dei Pagamenti.
L'evento, che si svolge al Mico-Milano Congressi, prevede
40 sessioni di dibattito con oltre 200 relatori, che si interrogheranno sul futuro dei pagamenti e l'evoluzione degli strumenti e dei servizi, oltre che approfondire temi come l'open banking e l'open finance.
La lotta all'inflazione"Viviamo una
fase di inedita inflazione per molti - ha spiegato - L'euro, tra i suoi importanti risultati, ha portato a far dimenticare a paesi come l'Italia - abituata ad alta inflazione - di questo fenomeno.
Bisogna non lasciare solo la BCE a combatterla e occorre che tutte le istituzioni vi concorrano, con scelte coerenti. Ma non sono solo le istituzioni: ciascuno cittadino deve sapere che l'inflazione è la peggiore tassa per gli onesti. Il denaro, per chi lo tiene contate, evapora facilmente quando c'è alta inflazione. Non ci si accorge, ma la capacità di acquisto cala".
"Il
combinato disposto di legalità e di sistemi di pagamenti tracciabili porta a una maggiore solidità all'economia in generale e nell'economia privata - ha aggiunto Patuelli - Viva i pagamenti tracciati, la legalità e l'innovazione".
Il dibattito sui costi dei pagamentiIl presidente dell'ABI ha sostenuto che c'è "
un dibattito vecchio sui pagamenti, che non tiene conto delle grandi innovazioni, tra i più diversi sistemi di pagamenti. Vengono messi a confronto il contate con le carte fisiche, ma negli ultimi anni sono cresciute altre forme tecnologiche di pagamento, e ce ne saranno altre che nemmeno ancora immagiamo. Dobbiamo offrire chance a cittadini e imprese di scegliere".
"In Italia ci sono ancora luoghi comuni sui pagamenti, come il fatto che siano troppo costosi i pagamenti tramite i POS - ha proseguito - Si tratta di un dibattito vecchio, perchè i costi si sono abbassati nel tempo, grazie anche alla concorrenza. È
la concorrenza e non i tetti ai costi e ai servizi che tiene bassi i costi di servizi nel campo dei pagamenti elettronici".