(Teleborsa) - "Occorre accelerare la riorganizzazione di una
sanità pubblica, con al centro la persona e con una assistenza territoriale più forte". Lo ha dichiarato il ministro della salute,
Orazio Schillaci, in occasione della terza
Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. "Considero indifferibile mettere in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare l'incolumità del personale sanitario e sociosanitario, alla luce degli episodi di aggressione fisica e verbale che si ripetono con sconcertante frequenza, in particolare contro le donne", ha aggiunto il ministro intervenendo alla
cerimonia che ha avuto luogo presso la Pontificia Università San Tommaso D'Aquino.
"Oggi è una giornata particolare – ha sottolineato Schillaci –: proprio il 20 febbraio di tre anni fa veniva scoperto il primo caso di
Covid-19 in Italia, all'ospedale Civico di Codogno. Fu il momento della paura, l'inizio della
pandemia che vide in prima linea i professionisti sanitari e sociosanitari, il personale socioassistenziale insieme al mondo del volontariato alle prese con un nemico terribile , sconosciuto, che ha causato purtroppo anche molte perdite tra le donne e gli uomini impegnati a combattere quella che è stata definita una vera e propria guerra. Donne e uomini che hanno saputo dimostrare tutta la loro
professionalità e
dedizione fino allo sfinimento, fino al sacrificio della vita, garantendo la tenuta del nostro servizio sanitario nazionale".
La Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato – promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol – è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 per ricordare i circa 500 decessi tra i professionisti sociosanitari durante la
pandemia Covid e i circa 474.000 contagiati.