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Sanlorenzo, Intesa aumenta target price e la paragona a Ferrari e Porsche

Finanza, Consensus
Sanlorenzo, Intesa aumenta target price e la paragona a Ferrari e Porsche
(Teleborsa) - Intesa Sanpaolo ha aumentato a 50 euro per azione (da 40,6 euro) il target price su Sanlorenzo, operatore della nautica di lusso quotato su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione Buy sul titolo. La revisione del giudizio arriva dopo che la società ha comunicato i risultati 2022, giudicati in linea con le attese, e con gli analisti che hanno scelto di modificare il gruppo di paragone per la società toscana.

"A nostro avviso - si legge in una nota - Sanlorenzo condivide l'attrattiva dei principali marchi automobilistici di lusso (Ferrari, Porsche) nonostante sia quotata a multipli molto più bassi". Vengono sottolineati alcuni punti di forza: la consolidata leadership in quanto a quota di mercato; la forte visibilità sui ricavi futuri fornita dal portafoglio ordini; i margini elevati con potenzialità di ulteriore espansione grazie alla crescente domanda di personalizzazione; la comprovata resilienza aziendale in prospettive macro impegnative; la propulsione ibrida come nuovo mercato in cui crescere grazie alle nuove politiche energetiche dell'UE.



Intesa ha modificato i peer di riferimento dal cluster dei campioni industriali italiani (Ferrari, Piaggio, Brembo, De Longhi, Italian Sea Group, Pirelli, Interpump, Technogym) e dal cluster dei player europei del lusso (Brunello Cucinelli, Salvatore Ferragamo, Tod's, Moncler, Prada, Burberry, Hermes, Kering, LVMH e Aeffe) al cluster dei player della mobilità nei segmenti auto e yacht, che gestiscono marchi di alto lusso (Ferrari, Porsche, Italian Sea Group e Ferretti).

"Rispetto a questo cluster, Sanlorenzo è scambiato con un forte sconto sulla valutazione corretta per la redditività", viene sottolineato, e "il futuro sviluppo dei servizi e il potenziamento della presenza distributiva diretta dovrebbero aumentare ulteriormente la resilienza del suo modello di business e migliorare le prospettive di lungo periodo".

Gli analisti si aspettano che la presentazione del piano industriale 2023-25 prevista per il 10 marzo dia maggiore visibilità sul potenziale di marginalità a medio termine.
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