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Agroalimentare, Lollobrigida: biodiversità italiana unica al mondo, nostro dovere proteggerla

Economia
Agroalimentare, Lollobrigida: biodiversità italiana unica al mondo, nostro dovere proteggerla
(Teleborsa) - La ricerca scientifica e le tecnologie sono fondamentali per accelerare la transizione ecologica dell’industria agroalimentare, un settore strategico per l’Italia, caratterizzato da un forte connubio tra qualità, tradizione, innovazione e attenzione ai territori, che può e deve trainare lo sviluppo sostenibile nelle diverse dimensioni ambientali, sociali ed economiche. A questo argomento è dedicato l’evento nazionale “Innovazione e Ricerca per il futuro del Made in Italy agroalimentare” organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) nella seconda giornata del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, nella sede dell’Università di Napoli Federico II presso la Chiesa dei Santi Marcellino e Festo in Largo S. Marcellino, a Napoli.

Curato dai Gruppi di lavoro ASviS sul Goal 2 “Sconfiggere la fame” e sul Goal 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, l’incontro prevede nella parte introduttiva gli interventi di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Maurizio Martina, Vicedirettore Generale della FAO, i coordinatori del Gruppo di lavoro sul Goal 2 Angelo Riccaboni, Presidente del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e della Fondazione PRIMA e Gian Paolo Cesaretti, Presidente della Fondazione Simone Cesaretti, il coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 9 Cesare Avenia, Presidente di Fondazione Lars Magnus Ericsson, Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente del Centro nazionale Pnrr “Agritech” e Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo, tutor dell’evento, con la moderazione di Monica Paternesi, giornalista dell’ANSA.

“Con il fondo per l’innovazione in agricoltura da 225 milioni di euro per i prossimi tre anni lavoreremo a una sostenibilità ambientale che viaggi in sintonia con la capacità di produzione delle nostre aziende agricole che devono continuare a produrre cibo di qualità e valorizzare l’export, frutto dell’apprezzamento dei prodotti italiani – ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida -. L’Italia ha una ricchezza di biodiversità unica al mondo ed è nostro dovere proteggerla. Con il PNRR puntiamo ad aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici dei sistemi idrici, riducendo le dispersioni, riutilizzando nuovi invasi e utilizzando le acque reflue in agricoltura. Abbiamo inoltre istituito un fondo per la sovranità alimentare, per ora di 100 milioni di euro, che servirà a sostenere le filiere più in difficoltà. Ci stiamo impegnando anche a sostenere chi ha subito i duri colpi della crisi. In bilancio sono stati stanziati 500 milioni di euro che, in collaborazione con operatori del settore e della grande distribuzione, potranno facilitare l’accesso al cibo da parte delle famiglie”.

“È molto importante che la politica agroalimentare rifletta sulle opportunità, in termini di competitività e sostenibilità, derivanti dall’innovazione nel settore, anche in ragione della grande sfida della crisi climatica – ha affermato il Vicedirettore Generale della FAO, Maurizio Martina -. Applicare le tecnologie che la ricerca ci mette a disposizione per produrre meglio e consumare meno è l’unica via che abbiamo per custodire e preservare le tante peculiarità del sistema agroalimentare italiano. In particolare, l’Italia deve migliorare le proprie capacità organizzative per agire, tutti insieme, su questi temi e per mettere a disposizione delle tante piccole e medie imprese del settore le esperienze utili ad agevolare la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie. La nostra storia in ambito agroalimentare ci dimostra che tutto questo è possibile, che siamo in grado di costruire un ecosistema di imprese innovativo”.

“Le imprese e l’innovazione, oggi più che mai, assumono un’importanza cruciale come motori per una giusta e necessaria transizione ecologica – ha dichiarato il Presidente del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e della Fondazione PRIMA, Angelo Riccaboni –. Promuovere un approccio digitale all'agricoltura e favorire il trasferimento di innovazione alle imprese e alle comunità agricole sono essenziali per rendere la sostenibilità un’opportunità e un fattore di successo e redditività. Al contempo, sviluppare un sistema di misurazione delle performance di sostenibilità economica, ambientale e sociale sia dei singoli prodotti, sia dell’azienda, valorizzare il territorio, coinvolgere gli stakeholder, co-creare soluzioni, sono ulteriori linee di intervento verso sistemi agroalimentari sostenibili. A questi obiettivi sta lavorando anche il Centro Nazionale Pnrr Agritech, tra i protagonisti dell’evento di oggi: un caso guida italiano che, coinvolgendo una rete di soggetti tra università, enti di ricerca e aziende, ha lo scopo di sviluppare e promuovere nuove tecnologie in agricoltura a supporto della crescita competitiva del settore agroalimentare italiano e del sistema Paese, con importanti ricadute in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
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