(Teleborsa) - Pizza, pasta, pane, caffe e gelato sono i protagonisti di
Host 2023, che dal 13 al 17 ottobre ha portato
in fiera a Milano le aziende più importanti del mondo del fuori casa.
Più di 2000 espositori, di cui il
40% proveniente dall'estero, si sono radunati in uno degli eventi più ampi per Fiera Milano, occupando ben 14 padiglioni.
Oltre all’Italia infatti, i
primi Paesi per numero di espositori annoverano
Germania, Spagna, Francia e Stati Uniti, che vedono in Host Milano un’opportunità di fare business 'mondo su mondo". Seguono
Svizzera, Paesi Bassi e Portogallo, cui si aggiungono
Turchia e Cina.
La manifestazione coniuga una
panoramica completa sul mondo del fuori casa ad approfondimenti verticali sulle tecnologie innovative specifiche per ogni settore; non solo attrezzature quindi, ma anche spazio all'arredo, al design, ai nuovi metodi di pagamento. Grande spazio anche al mondo del caffè e caffetteria, a cui sono dedicati 4 padiglioni, dove convivono design innovativi e metodi tradizionali. Interesse in crescita per l'automazione, che diventa sempre più intelligente: si spazia dai sistemi gestuali per automatizzare la colazione in hotel, a robot programmabili in grado di preparare il sushi.
Ottimizzare le preparazioni, programmare le scorte e semplificare i processi di gestione sala e pagamento sono le reali necessità per gli operatori, in un periodo storico in cui il mercato consolida una
ripresa evidente dopo il periodo pandemico, con un
mercato proiettato verso cifre record. Il mercato del fuori casa ha infatti un valore stimato di
88 miliardi, 3% in più rispetto all'anno recordo del 2019. Il settore ha però
accusato il colpo dell'inflazione e dell'aumento dei costi delle materie prime: 17.168 ristoranti hanno infatti cessato l'attività, a fronte di un numero di nuove aperture di poco superiore alle 9000 unità (fonte: Osservatorio Ristorazione).
Il prossimo futuro ha però delle
prospettive incoraggianti, che vengono direttamente dal pubblico. Secondo un'analisi di
Circana, presentata contestualmente all'inaugurazione di Host, i consumatori sono sempre più intenzionati a non abbandonare le proprie abitudini nel fuori casa. A giugno di quest’anno i c
onsumi Out of Home in Italia hanno raggiunto i
66 miliardi di euro annui (
+14% sul corrispondente periodo precedente e ben oltre i 50 miliardi stimati a inizio anni per il primo semestre), raggiungendo numeri molto vicini al pre-pandemia.
Sebbene l’attenzione relativa all’aumento dei prezzi resti alta, i
consumatori prediligono un approccio tecnologico; il 40% infatti, grazie alle
app e al
digitale, si gode di più l’esperienza in bar e ristoranti e al 46% piace
usare dispositivi digitali o app per interagire con i luoghi che frequenta. L'aumento dei prezzi fa crescere anche le aspettative e la
voglia di novità, il 48% dei consumatori italiani infatti si aspetterebbe innovazioni su ricette e sapori.
Secondo Circana l’occasione di
consumo fuori casa diventa
sempre più esperienziale e non sostituibile con cibo e bevande in casa, e 3 consumatori su 4 sono disposti a pagare di più per un'esperienza di valore. Nonostante questo, il mercato del
food delivery continua a crescere toccano un valore di
1,8 miliardi, segnando un
aumento di circa il 230% in tre anni. Questo mercato parallelo non contribuisce direttamente al mercato del fuori casa, ma l’aumento delle nascite di dark kitchen, ghost kitchen e shared kitchen, ovvero tutti luoghi pensati ed attrezzati per realizzare preparazioni appositamente studiate per il delivery, aumenta di fatto la
domanda di attrezzature specifiche.