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Energia, passaggio a mercato libero. Sindacati: “Si perderanno 2 mila posti di lavoro e rischio di truffe per i clienti”

Economia, Energia
Energia, passaggio a mercato libero. Sindacati: “Si perderanno 2 mila posti di lavoro e rischio di truffe per i clienti”
(Teleborsa) - "E` assolutamente folle e irresponsabile la decisione del Governo di ignorare gli allarmi lanciati dai sindacati e dai consumatori sull’obbligo al passaggio al mercato libero dell’energia. Costringere milioni di italiani, quando gia` da anni esiste per tutti la facolta` di scegliere su questa materia, e` da Paese illiberale", affermano Ilvo Sorrentino, Amedeo Testa, Marco Panto`, rispettivamente segretario nazionale della Filctem Cgil, segretario generale della Flaei Cisl, segretario nazionale della Uiltec Uil, commentando la decisione dell’Esecutivo di obbligare tutti i titolari di contratti in regime di mercato tutelato a passare al mercato libero.


"Il superamento della maggior tutela – continuano - non solo mettera` in grave difficolta` 10 milioni di cittadini che andranno sicuramente a subire rincari, ma rischia di spazzare via oltre 2 mila posti di lavoro nel settore elettrico e nei servizi correlati (come gli addetti ai Call Center) impiegati nella maggior tutela. Lavoratori trattati da autentici 'invisibili' da parte del Governo. Un’operazione, inoltre, che gettera` milioni di famiglie in pasto ad una pletora di venditori senza scrupoli per i quali la liberalizzazione sara` l’affare del secolo, realizzato pero` a spese delle fasce piu` deboli e meno informate della popolazione. Si entrera` in una giungla dove si rischia di vedere legalizzate vere e proprie truffe, come gia` da tempo gli utenti stanno segnalando, e panico nelle famiglie italiane. Sono i dati dell’Autorita` di settore a dirlo: gli utenti che in questi anni hanno scelto di restare nel mercato tutelato hanno realizzato risparmi in bolletta e sono stati messi al riparo da un mercato che si e` fatto piu` imprevedibile a causa delle oscillazioni delle materie prime e della crescita dell’inflazione".

"Ora – proseguono i tre Sindacalisti -, in una fase di aggravamento delle tensioni geopolitiche e di rincari sui mercati internazionali, il Governo spalanca le porte ad una concorrenza da far west che creera` ulteriore confusione e incertezza nei consumatori che si troveranno a doversi districare tra offerte complicate, rischi di errore e, vale la pena ripeterlo ancora una volta, di vere e proprie truffe. Come abbiamo potuto vedere, il Ministro Fitto e la sua struttura hanno preferito compiacere i burocrati di Bruxelles, invece di difendere gli interessi di tutti gli italiani. il risultato e` che con il passaggio al mercato libero, i dipendenti dei call center finiranno per strada, insieme alle loro famiglie, non essendo prevista per loro alcuna forma adeguata di tutela e di garanzia di continuita` occupazionale. Anche perche´, finendo il servizio, finira` anche il lavoro".

"Siamo in una democrazia parlamentare, percio` Il Governo lasci almeno libero il Parlamento di approvare, in fase di conversione del Decreto, una norma in grado di tutelare questi lavoratori", hanno concluso Sorrentino, Testa e Panto`.

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