(Teleborsa) - "Questa è una caccia alle streghe politica... Abbiamo una situazione in cui un uomo innocente è stato perseguitato da qualcuno in corsa per una carica..." Alla fine delle arringhe difensive del processo per gli asset gonfiati, dove è imputato insieme ai figli Donald jr ed Eric,
Donald Trump si lancia in un monologo dopo che a sorpresa il giudice, su richiesta degli avvocati, lo autorizza a parlare purché si attenga ai fatti.
"Il fatto è che i rendiconti finanziari sono perfetti, che non ci sono testimoni contro di noi. Le banche sono state rimborsate di tutti i loro prestiti", ha aggiunto Trump, prima di essere interrotto dal giudice.
Udienza che si è svolta in un palazzo di giustizia transennato e blindato dalla polizia, con misure di sicurezza rafforzate dopo la minaccia bomba a casa del giudice Arthur
Engoron. Il giudice ha già stabilito in precedenza l'esistenza della frode, deve solo quantificare la sanzione.
L'accusa ha chiesto 370 milioni di dollari di "guadagni illeciti", ben oltre i 250 milioni finora ventilati, e l'interdizione dell'ex presidente dall'attività imprenditoriale nell'Empire State. Si tratterebbe di un colpo durissimo all'impero del tycoon alla vigilia delle primarie repubblicane.
La sentenza è attesa
entro la fine del mese.