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Export Extra-Ue, Zoppas (ICE): “2024 inizia sotto segno cautela"

Ma buoni segnali dai Paesi ASEAN e OPEC in netta crescita

Economia
Export Extra-Ue, Zoppas (ICE): “2024 inizia sotto segno cautela"
(Teleborsa) - "Il 2024 inizia nel segno della cautela. L’export verso i Paesi extra UE di gennaio si attesta a poco meno di 22 miliardi di euro, segnando un -1,2% se paragonato a gennaio 2023 che aveva fatto una performance estremamente positiva (+20,7% rispetto all’anno precedente), quindi il dato è incoraggiante; la flessione è invece del -4,5% (-1,7% al netto dell’impatto occasionale della cantieristica) rispetto al mese di dicembre 2023.

Così Matteo Zoppas, presidente di ICE sottolineando che "l'andamento tendenziale delle esportazioni, pur restando in territorio negativo, risulta in lieve miglioramento poiché si è passati dal -7% di dicembre 2023 al -1,2% di gennaio 2024. Rispetto a gennaio 2023 buoni segnali arrivano dai paesi ASEAN e paesi OPEC, che salgono entrambi del +26,4%; crescite della domanda a doppia cifra si registrano in Giappone (+19,9%) e Stati Uniti (+14,4). Questi segnali sono però stati controbilanciati dal netto calo dell’export verso l’Oceania e altri territori (-38%) e la Cina (-46%) che sconta un andamento anomalo delle esportazioni di prodotti farmaceutici registrato a gennaio 2023 (passati da 43 milioni di euro di gennaio 2022 a 1,4 miliardi a gennaio di un anno fa).

Andamenti delle esportazioni molto diversi in aree limitrofe (vedi paesi ASEAN, Giappone e Cina) dimostrano come siano effettivamente saltati tutti gli schemi e la difficoltà nel fare previsioni realistiche. Mai come in questo momento è strategico per le imprese italiane andare ad intercettare potenziali nuovi mercati, oltre a quelli di sbocco tradizionale del Made in Italy. Il quadro è ulteriormente reso complesso dalle difficoltà legate al contesto in cui si trovano ad operare le aziende a causa degli effetti delle tensioni geopolitiche e dalle prossime tornate elettorali che influiscono sulle propensioni di spesa dei consumatori oggi molto prudenti e in attesa delle possibili evoluzioni. Rispetto a dicembre 2023, in questo inizio d’anno le riduzioni maggiori si sono registrate sulle vendite di beni strumentali (-9,2%) e beni intermedi (-8,3%, mentre c’è stata una ripresa delle vendite di energia (+13,2%) e beni di consumo durevoli (+0,6%) e non durevoli (+1,4%)".
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