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KEY Energy 2024: fra 10 anni il 70% della produzione energetica sarà rinnovabile

Economia, Energia
KEY Energy 2024: fra 10 anni il 70% della produzione energetica sarà rinnovabile
(Teleborsa) - "Il fotovoltaico sta esplodendo a livello italiano ed europeo, grazie alla riduzione fortissima dei costi, mentre l'eolico sta facendo la sua parte, grazie all'azione di repowering di impianti vecchi con quelli nuovi più efficienti e, a più lunga distanza, grazie all'eolico offshore. E' quanto spiegato da Gianni Silvestrini, Consulente scientifico di Key Energy, a margine della 14esima edizione dell'esposizione, in corso alla fiera di Rimini.

"Ci sono quindi soluzioni molteplici per la produzione di energia, cui si affiancano interventi per ridurre la domanda di energia", ha sottolineato l'esperto, citando anche le sfide della mobilità elettrica, perché "noi dobbiamo riuscire a ridurre le emissioni in maniera drastica, in un percorso che va alla neutralità climatica nel 2050".


"Il 2050 non è molto lontano da oggi - ha proseguito - e quindi dobbiamo avviare un percorso virtuoso in tutti i settori dalla generazione elettrica all'auto, all'edilizia, all'industria. La grande differenza rispetto a 14 anni fa è che allora ci si basava sugli incentivi. Oggi il crollo dei prezzi del fotovoltaico permette di realizzare gli impianti senza bisogno di incentivi: abbiamo fatto ieri un convegno sulle PPA, aziende che fanno impianti e vendono direttamente ad aziende energivore senza bisogni di incentivi".

Quanto al ritorno del focus sul nucleare, Silvestrini ha affermato "alcuni Paesi sicuramente lo faranno, ma dopo l'insuccesso ed i ritardi clamorosi delle centrali che si stanno producendo oggi in Francia, Inghilterra e Texas, i piccoli reattori (small modular reactors) sono ancora in fase sperimentale e solo fra 10 anni vedremo che risultati ci saranno. Ma per quel periodo avremo già il 70-75% di rinnovabili. Il problema riguarda piuttosto gli accumuli di lunga durata".

"L'idrogeno - ha sottolineato l'esperto "ha un senso proprio pensando agli accumulatori. Ci sono delle sperimentazioni negli Stati Uniti, dove si inetta idrogeno in grandi caverne, alte come l'Empire tate Building, e si utilizza per alimentare con rinnovabili la città di Los Angeles".
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