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Taglio tassi, BCE non ha fretta: "Dobbiamo prenderci il nostro tempo"

Lo ha ribadito il capo economista, Philip Lane

Economia
Taglio tassi, BCE non ha fretta: "Dobbiamo prenderci il nostro tempo"
(Teleborsa) - Alla BCE "dobbiamo prenderci il nostro tempo" prima di procedere a un taglio dei tassi di interesse. Lo ha ribadito il capo economista, Philip Lane in una intervista rilasciata a Cnbc.

Pur sottolineando che sul calo dell'inflazione "stiamo facendo progressi", Lane ha voluto precisare che "è anche opportuno dire che nella transizione da questa fase di mantenimento", da settembre la BCE ha tenuto i tassi fermi, "dobbiamo prendere il nostro tempo", ha detto, prima di procedere a ridurre le restrizioni monetarie.

La modalità. dunque, è sempre la stessa: "wait and see". "Sapremo un po' di più ad aprile ma sapremo molto di piu' a giugno", ha detto, sul solco di quanto detto la scorsa settimana dalla presidente, Christine Lagarde, parole lette da mercati e analisti come un segnale di apertura verso un taglio dei tassi proprio a giugno.

Lo scorso 7 marzo, infatti, la BCE ha deciso odi mantenere invariati i tassi di interesse. "Nonostante l’ulteriore allentamento di gran parte delle misure dell’inflazione di fondo - è stato sottolineato - le pressioni interne sui prezzi restano elevate anche a causa della forte crescita salariale. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e i precedenti incrementi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell’inflazione"

Il Consiglio direttivo si è detto "determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine. In base alla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario".

I primi tagli,
dunque, potrebbero arrivare a giugno. La disinflazione continua, ma è non ancora sufficiente per cambiare rotta, per questo sul tema dell’allentamento monetario prevale cautela.
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