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Smart working, scaduta la proroga per genitori di under 14 e fragili

Nel 2024 l'Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano stima che saranno 3,65 milioni gli smart worker in Italia

Economia
Smart working, scaduta la proroga per genitori di under 14 e fragili
(Teleborsa) - È scaduta il 31 marzo la proroga per lo smart working garantito dalle procedure semplificate attivate durante il Covid per chi era affetto da alcune patologie e – nel privato – per i genitori di minori under 14. Da questo momento sarà possibile soltanto affidarsi agli accordi individuali tra azienda e lavoratori.

In base ai dati raccolti dall'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano dopo i picchi della pandemia e la graduale riduzione negli ultimi due anni, nel 2023 i lavoratori da remoto nel nostro Paese hanno raggiunto quota 3,585 milioni, in leggera crescita rispetto ai 3,570 milioni del 2022, ma ben il 541% in più rispetto al pre-Covid.Quest'anno l'Osservatorio stima che saranno 3,65 milioni gli smart worker in Italia.

È stato bocciato invece l'emendamento al decreto milleproroghe per estendere ulteriormente la scadenza. Nella settore pubblico la proroga al lavoro agile per i fragili era già scaduto il 31 dicembre scorso. Il lavoro agile da ieri, 1 aprile, smette quindi di essere un vero e proprio diritto del lavoratore e torna ad essere una modalità di esecuzione della prestazione di cui il dipendente potrà usufruire compatibilmente con le esigenze aziendali e, dunque, di comune accordo con il datore di lavoro.

Come anticipato, da ora in poi la condizione principale per l’accesso allo smart working sarà quindi la sottoscrizione di un accordo individuale scritto tra le parti (nella disciplina previgente bastava una semplice e-mail).

Nell'accordo dovrà quindi essere inserita la durata (a tempo indeterminato o determinato), l’alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali, i luoghi eventualmente esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna ai locali aziendali e gli aspetti relativi all’esecuzione della prestazione lavorativa svolta in smart working anche con riguardo alle condotte che possono dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari, sempre ovviamente nel rispetto della disciplina prevista nei contratti collettivi. Inoltre nel testo dovranno essere inseriti gli strumenti di lavoro utilizzati, i tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e/o organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione.

L'accordo dovrà inoltre prevedere le forme e le modalità di controllo della prestazione lavorativa in smart working, l’attività formativa necessaria per lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile, le forme e le modalità di esercizio dei diritti sindacali, l’organizzazione della giornata lavorativa e il diritto alla disconnessione.

L’azienda è obbligata a conservare l’accordo per 5 anni dalla sua sottoscrizione. Per il datore di lavoro non in regola è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 100 a 500 euro per ogni lavoratore interessato.
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