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Manetti (Intermonte): arrivare in Borsa è più semplice, ma mancano fondi istituzionali

Finanza
Manetti (Intermonte): arrivare in Borsa è più semplice, ma mancano fondi istituzionali
(Teleborsa) - Quello attuale per la Borsa Italiana "è un momento strano, perché se uno guarda l'indice italiano sembra che le cose vadano benissimo. La realtà è che il mercato è spaccato in due, ovvero il mercato dei titoli a grande capitalizzazione rispetto all'anno scorso è su di più del 30% ma concentra più del 90% degli scambi, però stiamo parlando di una quarantina di società su più di 450 società quotate; per tutte le altre il mercato è praticamente sparito, la liquidità è a zero, gli investitori latitano e le aziende vengono spesso delistate da fondi di private equity che approfittano di valutazioni molto basse, che sono poi causate da appunto da una liquidità inesistente". Lo ha detto a Teleborsa Guglielmo Manetti, CEO di Intermonte, a margine del convegno "Il mercato delle PMI, la ricchezza del Paese" organizzato da AssoNEXT - associazione delle società quotate e in via di quotazione sul mercato EGM - a Palazzo Montecitorio.


"Il governo ha fatto molto per migliorare l'offerta: molte delle norme del decreto del ddl capitali che sono state poi convertite in regolamenti da Borsa Italiana e da Consob migliorano e facilitano moltissimo l'accesso al mercato dei capitali, abbassano molto i tempi e i costi di quotazione - ha sostenuto Manetti - Quindi per le aziende oggi arrivare in Borsa è sicuramente molto più semplice e siamo molto più in linea con gli standard europei".

Secondo l'esperto, "quello che manca però è un tema di domanda e, a differenza di quanto avviene nei principali mercati europei, in Italia la presenza di fondi istituzionali anche guidati da enti statali e soprattutto la presenza di fondi pensione, casse di previdenza è praticamente a zero, mentre in altri paesi la presenza di questi investitori arriva fino al 20-30%, per cui riteniamo che qualunque iniziativa che possa andare a chiudere questa distanza che c'è tra il mercato italiano e quello europeo potrà essere sicuramente di grande supporto al mercato dei capitali delle PMI, che in un mondo a tassi più alti e con un costo del debito più elevato hanno oggi bisogno di capitali molto più di quanto non ne avessero bisogno fino a qualche anno fa".

"Al pubblico si chiede di partecipare e di portare capitali alle PMI italiane, che da sempre sono sempre state un ottimo investimento quindi si tratta semplicemente di allocare una piccola parte dei loro investimenti, esattamente come avviene in tante altre economie in Europa e nel mondo, destinarle a sostegno delle aziende domestiche - ha detto il CEO di Intermonte - Pensiamo che sia un ottimo investimento sia per gli investitori sia per i sottoscrittori e i beneficiari dei vari fondi di pensione e cassi di previdenza e soprattutto per il paese".
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