(Teleborsa) - La
decisione della BCE di tagliare i tassi "in solitaria" dopo cinque anni
non metterà fretta alla Federal Reserve, che ha deciso di aspettare l'autunno per rivedere la politica monetaria, anche con un
mercato del lavoro che dà qualche
segno di indebolimento. La conferma arriverà oggi, poiché è in calendario il rapporto sul mercato del lavoro americano (
Job Report), dopo i numeri deludenti diffusi da ADP sul settore privato.
In Europa, la BCE ha annunciato ieri il primo taglio dei tassi in cinque anni al 4,25% (-25 punti base) e la prima azione sui tassi a partire da settembre 2023. Una decisione ancorata alle prospettive di inflazione e crescita, dove però la
crescita dei prezzi, pur rivista al rialzo in questa tornata di proiezioni, si conferma sempre
vicina al target del 2%.
Taglio Fed non prima di settembreNon è così per la Fed, che deve confrontarsi con una
inflazione persistentemente più alta, legata a fattori più strutturali ed alla crescita dei salari. Il
PCE (Personal consumption expenditure), un indicatore chiave dell’inflazione per la banca centrale americana, è aumentato dello 0,2% mensile, in linea con le attese, e del 2,8% tendenziale. Questo ha rafforzato le attese di un taglio dei tassi a settembre.
L'inflazione negli Stati Uniti ha rallentato marginalmente
nel mese di aprile 2024, attestandosi a +0,3% su base mensile, contro la variazione del +0,4% attesa dagli analisti. Su base annua, la crescita dell'inflazione è
rallentata al 3,4%, in linea con il consensus, dopo il 3,5% a marzo. Il
"core" rate, ossia l'indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, e
del 3,6% tendenziale, in linea con il consensus, dopo il +3,8% di marzo.
Il doppio mandato e il mercato del lavoroLa
decisione di tagliate i tassi della banca centrale statunitense dovrà essere
compatibile anche con i segnali che giungono dall'economia e dal
mercato del lavoro, che in realtà sta evidenziando segnali di indebolimento.
La crescita dei nuovi posti di lavoro
nel settore privato statunitense a maggio 2024 ha registrato una
frenata a 152 mila posti di lavoro, dopo i 188 mila del mese precedente. Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 173 mila unità. Un dato che non depone a favore per il report ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato questo pomeriggio.
A questo punto i faro sono puntati sui numeri degli
occupati del settore non agricolo (Nonfarm Payrolls), per i quali il
consensus prevede un aumento di 182mila unità a fronte delle 175mila unità rilevate ad aprile. E per il solo settore privato si attende la crescita di di 170 mila posti a fronte dei 167mila del mese precedente.
Le prossime mosse Posto che il
primo taglio dei tassi della Fed
potrebbe avvenire a settembre, a questo punto gli investitori scommettono su
quante volte la banca centrale USA taglierà i tassi quest'anno, mentre sono sempre
più basse le probabilità di due tagli entro la fine dell'anno. Tutto dipenderà dai dati in arrivo questa estate.