(Teleborsa) - "È importante vedere il quadro generale. Sono stati
compiuti notevoli progressi nel riportare l'inflazione al livello target, soprattutto a partire da settembre 2023". Lo ha affermato
Olli Rehn, governatore della Banca di Finlandia e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un comunicato.
Viene fatto notare che le
condizioni di finanziamento sono state mantenute restrittive al fine di frenare la domanda e mantenere ancorate le aspettative di inflazione.
Il Consiglio direttivo della BCE mira a garantire che l'inflazione ritorni al target del 2% nel medio termine. "
Fissiamo i nostri tassi in ogni riunione del Consiglio direttivo sulla base di tre fattori: le prospettive di inflazione, la dinamica dell'inflazione sottostante e la forza della trasmissione monetaria - ha detto Rehn - E non ci impegniamo anticipatamente su alcun percorso predefinito".
Supponendo che non si verifichino nuovi shock geopolitici o dei prezzi energetici o una crescita salariale imprevista, si prevede che l'inflazione ritorni
al livello target nel corso del prossimo anno, nonostante il percorso discendente dell'inflazione abbia rallentato leggermente negli ultimi mesi.