(Teleborsa) - Anche quest'anno ci troviamo qui ad inaugurare il
Premio Ermanno Casoli dentro una
fabbrica del gruppo Elica, la controllata
Airforce, e crediamo che l'arte possa dare qualcosa in più a tutti quelli che vi lavorano ed a tutti quelli che, dall'esterno, ci guardano". Così il Presidente di Elica,
Francesco Casoli, ha commenta l'esposizione
"Fiori diversi al naturale", l'opera site-specific dell'artista
Agostino Iacurci, che si è aggiudicato la
vittoria della 22esima edizione del premio.
"Non è un momento facile, il mercato sicuramente è challenging. Io però ritengo che proprio in questi momenti bisogna insistere con operazioni di questo tipo, che danno
fiducia e gioia", ha sottolineato Casoli, aggiungendo "c'è bisogno di gioia, il momento è molto complicato, sappiamo che ci sono nel mondo
molte guerre e quindi
questo è un momento in cui qualcuno può sorridere ed avere piacere di lavorare in un posto come questo".
"Ci troviamo in un'azienda del gruppo Elica, in quanto Airforce è una controllata al 100% di Elica, ma con una sua identità che noi vogliamo mantenere e valorizzare", ha concluso l'Ad.
"Questo spazio è
creato da Agostino Iacurci con la
collaborazione di tutti i dipendenti di Airforce. E' un luogo del cuore per tutti, perché
tutti hanno contribuito alla sua realizzazione, ciascuno con la propria
originalità e creatività, ciascuno anche con le proprie
diversità e hanno combinato arte e lavoro", ha spiegato
Alberta Traballoni responsabile HR di Airforce, aggiungendo "penso che questo luogo appartenga a tutti ed è proprio
l'appartenenza il sentimento più potente che esprime questa bellissima opera d'arte".
"Quando siamo arrivati, abbiamo trovato questo spazio vuoto, immacolato, un
luogo di sosta e di passaggio dove sono presenti gli uffici", ha aggiunto
Marcello Smarrelli, Direttore artistico della
Fondazione Ermanno Casoli, proseguendo "abbiamo immaginato di
trasformarlo in un luogo di sosta caratterizzato dalla presenza di una natura dipinta e reale. Una grande
metafora del giardino".
"Il giardino nasce nel momento in cui le popolazioni decidono di essere stanziali e ha bisogno di cure, quindi Agostino Iacurci, l'artista invitato quest'anno a realizzare l'opera del premio, ha immaginato che la realizzazione di questo giardino potesse diventare una
spinta per quelli che vivono questo luogo
a prendersi cura del luogo. - ha proseguito Smarrelli
- Si tratta di una
grande opera corale, di una grande metafora e di
un'opera straordinaria che si può vivere ed in cui si può stare in maniera piacevole".
"Lavoratori e lavoratrici - ha spiegato l'artista
Agostino Iacurci - hanno creato circa
100 disegni su carta fatta a mano di Fabriano, che sono poi stati esposti in questo spazio, completamente trasformato e ridipinto da loro. E' venuto fuori questo
spazio trasformato, rinato, che mi auguro possa diventare uno spazio vivo dell'azienda per creare del tempo libero dal lavoro".