(Teleborsa) - "Il
recente annuncio di un'offerta pubblica di scambio da parte di
Monte dei Paschi di Siena (MPS) per acquisire
Mediobanca, valutata circa 13,3 miliardi di euro, rappresenta un ulteriore tassello nel dinamico panorama delle fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore bancario italiano. Questo fermento è in parte guidato dalla
necessità per le banche di aumentare le proprie dimensioni al fine di ottenere sinergie operative e rafforzare la propria posizione competitiva". Lo ha commentato
Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners.
"Tuttavia, in un contesto caratterizzato dalla riduzione dei tassi d'interesse, che comprime i margini di interesse tradizionali, la
diversificazione delle linee di business diventa cruciale - ha aggiunto - In particolare, il wealth management e l'asset management emergono come settori ad alta redditività, attirando l'interesse di molti istituti. È prevedibile che in futuro assisteremo a operazioni o nuovi accordi che coinvolgeranno anche player assicurativi, data la loro elevata redditività e le potenziali sinergie con il settore bancario".
"Inoltre, le recenti operazioni hanno coinvolto principalmente grandi istituti, ma è
probabile che anche le banche di medie dimensioni non rimarranno a lungo spettatrici, cercando opportunità per colmare il divario con i principali gruppi bancari", ha detto Calef.