(Teleborsa) - "
La sicurezza energetica europea e italiana è legata al fossile. La crisi russo-ucraina ci ha fatto spostare flussi dalla Russia all'Algeria, ma la sicurezza energetica dipende però dalla sicurezza geopolitica del partner. È stata una scelta fatta senza alternative durante la crisi energetica, ma crea anche un dialogo nel Mediterraneo e serve per accrescere l'influenza dell'Italia". Lo ha affermato
Ettore Bompard, Direttore Scientifico ESL@energycenter Lab del Politecnico di Torino, durante la presentazione alla stampa del
sesto MED & Italian Energy Report.
"Il
GNL è una risposta, perché consente di scegliere, ma ha
due svantaggi: costa un po' di più e c'è una competizione con il sud est asiatico - ha spiegato - Su questo bisognerebbe vedere la competizione sul mercato, che in questo momento è favorevole all'Europa, ma in generale è un problema perché siamo espositi al prezzo del GNL".
"Le rinnovabili ci permettono di essere meno dipendenti da altri paesi, ma c'è un tema di aggiornamento delle infrastrutture e di diffusione dell'accumulo, che è in corso, ma il
rischio è di esser dipendenti da materie prime critiche che non sono in Europa", ha detto Bompard.
"Ci stiamo spostando
dal tema della sicurezza delle commodities a quello della sicurezza delle materie prime critiche, nel quale il dominino dei cinesi è rilevante", ha sottolineato.