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BCE verso un taglio a giugno. Villeroy: normalizzazione tassi non completa

La Banca centrale europea si riunisce il 5 giugno

Economia
BCE verso un taglio a giugno. Villeroy: normalizzazione tassi non completa
(Teleborsa) - "La normalizzazione probabilmente non è completa ed è possibile che lo vedremo nel Consiglio direttivo della prossima settimana". Lo ha detto Francois Villeroy de Galhau, il consigliere della BCE e capo della Banca di Francia.

Secondo Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, le condizioni economiche sono diventate più incerte, indipendentemente dall'esito delle attuali trattative commerciali. Ciò pone la Fed in una situazione in cui sarà costretta a scegliere tra un aumento dell'inflazione indotto dalle tariffe doganali e un rallentamento della crescita. La BCE si trova di fronte a un dilemma diverso. Per ora, con tassi di politica monetaria non ancora espansivi, vi sono chiari motivi per continuare a tagliare i tassi. L'inflazione è scesa e la crescita rischia fortemente di risentire dell'incertezza sui dazi. Guardando oltre i prossimi uno o due trimestri, spiega l'analista, la situazione potrebbe essere diversa. Con l'avvicinarsi della fine dell'anno, il consistente stimolo fiscale annunciato dalla Germania e la spesa per la difesa potrebbero svolgere un ruolo più importante nel sostenere la crescita. A quel punto, la BCE potrebbe trovarsi di fronte a un compromesso tra l'attuazione di ulteriori stimoli monetari o il proseguimento degli stimoli fiscali.

La BCE ha mantenuto un ritmo costante di tagli dei tassi da ottobre. Riteniamo, sottolinea l'esperto, che "i tassi saranno nuovamente ridotti di 25 punti base nella riunione di giugno", portando il tasso di deposito (depo) al 2,0%.

Dopo questo passo atteso, qualsiasi ulteriore riduzione dei tassi dovrebbe essere "meno meccanica". La politica della BCE non è più restrittiva, ma ciò non significa che la BCE non sia in grado di agire se necessario. La presidente della BCE Lagarde ha recentemente sottolineato che non essere restrittivi è “insensato” perché non viviamo in un “mondo privo di shock”. Gli annunci sui dazi degli Stati Uniti hanno chiaramente rappresentato uno shock di questo tipo. Di conseguenza, la BCE può essere “agile” e Lagarde si sente libera di ridurre ulteriormente i tassi se necessario. La necessità di farlo, spiega Martin Van Vliet, dipenderà in gran parte dall'esito degli attuali negoziati commerciali tra l'UE e gli Stati Uniti e dal danno economico già causato dalla guerra commerciale.
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