(Teleborsa) -
Nvidia si prepara a pubblicare
mercoledì 19 novembre, dopo la chiusura di Wall Street, i risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2026, una trimestrale che, come sottolinea
Filippo Diodovich di IG Italia, "non è solo una questione di conti". Dopo aver superato i 5.000 miliardi di dollari di capitalizzazione e ora assestatasi intorno ai 4.600 miliardi, la società è diventata "la variabile che più di ogni altra condiziona l’umore dei mercati globali".
Le
attese sono altissime: "ci aspettiamo ricavi vicini ai 55 miliardi", afferma Diodovich, con un
EPS adjusted a
1,26 dollari. Sul CEO
Jensen Huang "sale la pressione", perché dovrà dimostrare che "il boom dell’AI non è solo hype ma un ciclo pluriennale".
Il focus è sul segmento
Data Center, che nel 2T ha toccato 41,1 miliardi di dollari. Il mercato ora si aspetta "un ulteriore salto fino a 49,5 miliardi", pari al 90% del fatturato totale. Un ritmo che, avverte Diodovich, potrebbe richiedere conferme sulla sostenibilità, in un contesto in cui gli hyperscaler potrebbero entrare in fase di "digestione" dopo gli investimenti record.
Gli investitori cercheranno indicazioni sulla velocità del
ramp-up della nuova architettura
Blackwell, destinata a diventare la principale fonte di ricavi. Cruciale anche la visibilità sugli
ordini: negli ultimi mesi si è parlato di "potenziali 500 miliardi di dollari" in contratti e prenotazioni, un dato che, se confermato, "ridurrebbe moltissimo l’ansia sulla bolla AI".
Sul fronte
Cina, il contributo ai ricavi è ormai "prossimo allo zero", dopo il ban USA. Più rilevante, nota Diodovich, sarà capire se la frammentazione tecnologica possa "aprire spazio alla concorrenza cinese".
Non solo data center: il
gaming cresce (+49% nel 2T) e Nvidia accelera sulla trasformazione in piattaforma software completa, un’evoluzione che potrebbe "ridurre la
ciclicità percepita del business".
Con Nvidia che controlla tra l’80% e il 90% del mercato degli
acceleratori AI, ogni commento sulla competizione – AMD, Qualcomm, AWS o la Cina – sarà decisivo.
La trimestrale, conclude Diodovich, sarà "un test per l’intero ecosistema AI": il 19 novembre non sarà solo una pubblicazione di conti, ma "un
referendum sulla
narrativa super-ottimistica" che guida il settore.