(Teleborsa) - L’amministrazione Trump ha chiesto al Congresso di respingere una misura bipartisan che limiterebbe la capacità di
Nvidia di vendere chip per l’
intelligenza artificiale alla
Cina e ad altri Paesi sotto embargo. A riportarlo è Bloomberg che ha citato persone a conoscenza del dossier.
Il provvedimento contestato è il
Gain AI Act, che mira a creare un sistema di "
diritto di prelazione" per le
aziende statunitensi: i produttori di
semiconduttori dovrebbero offrire prima i chip ai clienti USA e solo successivamente procedere con eventuali vendite a Cina e Paesi sottoposti a restrizioni. Il disegno di legge è in una fase iniziale e, secondo Bloomberg, i legislatori stanno valutando se inserirlo nel prossimo provvedimento annuale sulla difesa.
La posizione della Casa Bianca rappresenta una
vittoria per Nvidia, che da tempo fa
lobbying per continuare a vendere chip all’estero. La Cina era fino a poco fa un mercato chiave per il gruppo, anche se la società aveva segnalato all’inizio dell’anno che non avrebbe più incluso il Paese nelle proprie
previsioni di vendita.
A favore del provvedimento si sono invece espressi altri due giganti tech come
Amazon e
Microsoft, che naturalmente avrebbero tratto vantaggio dalla prelazione sui chip NVIDIA.
Il report di Bloomberg arriva poche ore dopo che Nvidia
ha pubblicato risultati trimestrali superiori alle attese e un
outlook positivo per il trimestre in corso. L’amministratore delegato
Jensen Huang ha anche respinto i timori di una
bolla valutativa nel settore dell’intelligenza artificiale.