(Teleborsa) -
Servono risorse aggiuntive - oltre un miliardo - per modificare la manovra. La cifra è ancora in via di valutazione e come possibile fonte di coperture si torna a guardare alle banche con l'idea di portare da 2 a 2,5 punti l'aumento dell'Irap. Tutto questo mentre un nuovo fronte di tensione rischia di innescarsi con la
Bce, che sulle riserve d'oro della Banca d'Italia, puntualizza di non essere stata consultata.
Elezioni regionali alle spalle
, il centrodestra è tornato a rivedersi a Palazzo Chigi per approfondire i temi rimasti aperti dall'incontro della scorsa settimana. Il vertice, durato poco più di due ore "in un clima di grande condivisione" - puntualizza la nota di Palazzo Chigi - si conclude con "un'intesa su alcune questioni ancora aperte". Accordo raggiunto sugli affitti brevi, con la volontà di mantenere l'aliquota al 21% per la prima casa e l'idea di ridurre (da 5 a 3 immobili) la soglia da cui scatta l'attività d'impresa. Accordo anche sull'ampliamento dell'esenzione Isee sulla prima casa, alzando il valore catastale per le città più grandi, e sui dividendi.
Dunque,
si va a caccia di una cifra che dovrebbe superare il miliardo, anche se i calcoli esatti sono ancora in corso. In cima all'elenco degli interventi c'è un ulteriore prelievo (di 0,5 punti) a carico delle banche. Il gettito, secondo diverse fonti, ammonterebbe a poco meno di 200 milioni. L'intenzione dichiarata dalla maggioranza è di limitare l'incremento solo alle grandi banche. Ma secondo altre fonti il rischio è di colpire indiscriminatamente. Il lavoro tecnico sarebbe ancora corso, ma per esentare i piccoli istituti si dovrebbe ricorrere a una franchigia. Una delle ipotesi che circola è che sia di 90mila euro, ma secondo diversi interlocutori, sarebbe troppo bassa per lasciare fuori davvero i piccoli colpendo solo i grandi: l'intesa politica di massima ci sarebbe, ma ci si è riservati un ulteriore confronto con le banche. "Parleremo con tutti i soggetti interessati, non lo scopriranno dai giornali", assicura il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
La soglia però, se confermata - si fa notare - sterilizzerebbe l'aumento solo per gli istituti piccolissimi con uno o due sportelli. Risultando invece come un onere aggiuntivo anche per quelli piccoli e medi. In questo senso la misura colpirebbe praticamente l'intero comparto. A contribuire alle coperture c'è anche la tassa sui pacchi.
Intanto, qualche dubbio prende forma sulla tassa sull'oro da investimento: "è una tematica molto complessa, che ha bisogno di un ulteriore approfondimento", spiega il capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo. A Palazzo Madama intanto il lavoro prosegue, con l'obiettivo di "fare in fretta", con le opposizioni che lamentano "
ritardi".