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Il paradosso di Moore

Economie deboli, borse forti, spread sui massimi.

Mettendo insieme i diversi elementi viene da pensare che le borse potranno ancora continuare a recuperare in questo mese. Il posizionamento, prima del vertice europeo, era estremamente leggero e ora i gestori comperano per tornare in equilibrio. Finita questa fase, tuttavia, i venti favorevoli caleranno.

Per i Btp e i Bonos, che abbiamo da tempo raccomandato di tenere in portafoglio, ma in una percentuale non superiore al 20 per cento, pensiamo che si possa temporaneamente andare oltre e godersi qualche settimana di rendimenti elevati mentre il mondo si strappa di mano bond a rendimento negativo.

Le preoccupazioni per una crisi di rigetto tedesca rispetto all’Esm e all’unità europea in generale ci sembrano al momento esagerate. La Corte costituzionale si è presa due mesi per decidere sull’Esm, ma ci sembra molto più probabile una sentenza che richieda trasparenza e tempestività sulle attività del fondo piuttosto che una sentenza di rigetto. La Corte costituzionale è assertiva, ma non eversiva. Il suo presidente è di nomina socialdemocratica e la Spd non si è certo opposta all’Esm.

Il clima politico tedesco rimane proeuropeo. La Merkel, data per sconfitta dopo il vertice europeo, vede la sua Cdu guadagnare un altro punto nell’ultima settimana. Certo, i tedeschi vogliono un’Europa che costi poco e in cui le cicale adottino comportamenti più seri. Questo deve valere anche dentro la Germania, come dimostra il ricorso della Baviera alla Corte costituzionale per chiedere che i fondi che i tre Länder più ricchi (Baviera, Baden e Assia) versano a tutti gli altri abbiano come contropartita un maggiore impegno per il rigore.

Quanto all’uscita della Finlandia dall’euro, si tratta di una leggenda metropolitana. Nessun partito la chiede, nemmeno i Veri Finlandesi. L’economia del paese è fortemente integrata a quella europea e con la crisi di Nokia di tutto ha bisogno fuorché di una rivalutazione. La questione del collaterale richiesto dalla Finlandia alla Spagna si è già risolta.
L’estate si preannuncia meno agitata di come si poteva immaginare.
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