Milano 19-dic
0 0,00%
Nasdaq 19-dic
25.346 +1,31%
Dow Jones 19-dic
48.135 +0,38%
Londra 19-dic
9.897 +0,61%
Francoforte 19-dic
24.288 +0,37%

Flatus vocis

Una disputa ontologica divide i mercati


Va poi tenuto presente che l'inflazione più insidiosa, quella che inizialmente viene sottovalutata, inizia lentamente e prende forza solo dopo molti anni, accelerando poi solo in presenza di shock esterni. L'inflazione degli anni Settanta nacque in realtà all'inizio degli anni Sessanta. Fu Kennedy a lanciare il costoso programma Apollo per andare sulla luna e fu il suo successore Johnson a lanciare la guerra alla povertà con il grande programma della Great Society e, contemporaneamente, a raddoppiare le spese militari per finanziare la guerra in Vietnam.

Le politiche fiscali espansive ebbero inizio in un contesto che era già da anni di piena occupazione in tutto l'Occidente ma, nonostante questo, fu solo alla fine degli anni Sessanta che iniziò la fase delle battaglie sindacali per miglioramenti salariali. Nonostante il surriscaldamento ormai evidente della domanda aggregata (che aveva causato un deterioramento delle partite correnti americane e la svalutazione del dollaro del 1971) fu poi necessario anche uno shock da offerta (l'embargo sul petrolio del 1973) per produrre quella inflazione strutturale perniciosa (con la rincorsa tra prezzi e salari e le indicizzazioni diffuse) che si riuscì poi a fermare solo all'inizio degli anni Ottanta con due recessioni una dopo l'altra e con due decenni di tassi reali positivi.
Questa volta occorreranno almeno due-tre anni per ritornare alla piena occupazione anche se è certo che ci ritorneremo, perché è una priorità assoluta dell'amministrazione Biden. La piena occupazione, come abbiamo visto è condizione necessaria ma non ancora sufficiente perché si formi inflazione salariale. Prima di escludere quest'ultima del tutto dall'orizzonte di breve termine, tuttavia, ricordiamo che il pacchetto fiscale che sta per essere approvato in Congresso porterà da 7.25 a 15 dollari la retribuzione minima oraria, mentre altre norme in preparazione favoriranno la risindacalizzazione delle imprese. Quando saremo in piena occupazione, in altre parole, i sindacati potranno essere più radicati di oggi nel mondo del lavoro.

Accanto a questo si è partiti con grande slancio sul fronte della reregulation delle attività di impresa, un ulteriore fattore che spinge verso l'alto i costi e quindi i prezzi a valle (o che, in alternativa, comprime gli utili). Un'altra area in cui le politiche liberali e disinflazionistiche dei decenni scorsi vengono capovolte è quella delle filiere produttive globali. Se finora si andava tutti a produrre nel luogo più a buon mercato adesso si scopre che è rischioso produrre le componenti per i farmaci in Cina e i semiconduttori in una Taiwan che l'America si prepara forse ad abbandonare alla Cina entro la fine del decennio. Ora tutti vogliono produrre i semiconduttori in casa, ma un fabbrica costa decine di miliardi e produrrà comunque a costi più elevati di quelli di Taiwan. Passare dall'ottimizzazione alla ridondanza riduce la volatilità strutturale dei prezzi, ma ne aumenta il livello.
Condividi
"
```